giovedì, Dicembre 19, 2024

WWE 2K24: Recensione e gameplay di un titolo nostalgico – La nostra opinione

**WWE 2K24: un nuovo capitolo che tiene alto il franchise**

Sembra passato un secolo dall’uscita di WWE 2K20, senza dubbio alcuno il punto più basso dell’intero franchise. Ora, a quattro anni di distanza e con altri tre capitoli che hanno progressivamente risollevato le sorti della saga, arriva WWE 2K24 e in questa nostra recensione proveremo a capire se ci ha schienato con una potente e devastante finisher o se invece abbiamo ceduto dopo una logorante presa di sottomissione.

**La modalità Showcase di WWE 2K24: una lettera d’amore ai 40 anni di Wrestlemania**

Diciamocelo chiaramente: la Showcase Mode è il fulcro di tutti i nuovi giochi del franchise WWE (e non solo, potremmo dire di tutti i cataloghi sportivi sviluppati da 2K). Forte dell’impressionante motore grafico che permette transizioni estremamente fluide tra filmati e gameplay, la Showcase Mode di WWE 2K24 ci permette di rivivere (e rigiocare) alcuni dei momenti più iconici della quarantennale storia di WrestleMania. Il sistema è quello consolidato nei giochi precedenti: ci viene mostrato un evento reale attraverso filmati di archivio e, improvvisamente, ci ritroviamo nel quadrato a completare obiettivi che ci portano a rivivere quei momenti. La narrazione di Corey Graves non fa che impreziosire il tutto, mentre ci spostiamo tra le varie epoche della WWE (con ottimi filtri visivi) senza bisogno di una Delorean.

Si tratta a tutti gli effetti di una magistrale lezione di storia del wrestling WWE, con arene storiche fedelmente riprodotte. Rispetto ai capitoli precedenti è stata rimossa l’obbligatorietà di completare tutti gli obiettivi dei singoli match per proseguire nella storia. Tuttavia, senza questi, non si potranno sbloccare alcuni contenuti nella modalità esibizione (come le arene, leggende e specifici outfit delle stesse).

**Non mancano alcune criticità importanti**

E così, tra la leggendaria bodyslam di Hulk Hogan ad Andrè The Giant di WrestleMania 3 e l’incredibile super RKO volante di Randy Orton a WrestleMania 31, la nostalgia la fa da padrona e siamo in grado anche di perdonare alcune importanti lacune della modalità.

Alcune di queste sono però degne di nota. Su tutte l’aspetto dei lottatori. Se per il roster contemporaneo la resa delle Superstar è quasi impeccabile, sulle leggende si è fatto un enorme passo indietro. Certo, icone come Shawn Michaels e Razor Ramon sono quasi perfettamente riprodotte, ma altri come Hulk Hogan e Rowdy Roddy Piper risultano al limite dell’imbarazzante, soprattutto per i volti. A tratti sembrano più action figures realizzate male. Mancano inoltre alcuni match leggendari (dov’è l’imprescindibile TLC a tre team di WrestleMania X7?).

**La recensione di WWE 2K24: il gameplay e i contenuti**

Dal punto di vista del gameplay, WWE 2K24 rafforza la propria formula senza stravolgerla. Il sistema reverse può essere a tratti frustrante, ma il caricamento delle finisher e le prese risultano molto appaganti, con una fisica dei corpi in caduta più che accettabile (anche se non perfetta). Anche qui però non mancano alcune criticità importanti. La prima riguarda l’interazione con gli oggetti, ancora troppo meccanica e poco credibile. In particolare il posizionamento sul ring è, per chi vi scrive, la maggiore criticità. Il più delle volte che eseguirete la vostra finisher, devastando completamente il vostro avversario, vi ritroverete il suo corpo esanime in prossimità delle corde. Di conseguenza lo schienamento si concluderà in un rope-break. Per ovviarlo dovrete ricorrere a spostare l’avversario al centro del quadrato, esponendovi a un ampio rischio di contrattacco (ma come, ti ho appena devastato e tu mi ribalti così?). Molto male anche il button smashing per liberarsi dal trascinamento degli avversari.

**Le altre modalità di gioco: MyRise, MyGM, MyFaction e MyUniverse**

La nostra recensione di WWE 2K24 prosegue con le altre modalità di gioco presenti nel titolo. Ci sorprendono positivamente MyRise e MyGM. La prima è la modalità carriera, che quest’anno ci propone due Storie differenti: una al maschile (chiamata Unidsputed) e una al femminile (Unleashed).

Finalmente slegatasi dal cliché del lottatore delle indie che arriva alla WWE, la storia Undisputed ci permette di farci largo nel vasto roster WWE dopo che Roman Reigns ha deciso di rendere vacante il titolo di campione del mondo. In pratica l’opposto rispetto ai capitoli precedenti: la storia comincia con un’opportunità per il titolo, e prosegue col nostro lottatore che dovrà acquisire credibilità per la vittoria fortunosa della cintura. Interessante anche la storia Unleashed, in cui interpreteremo una lottatrice di una federazione indipendente (che per vari aspetti richiama palesemente una parodia della TNA) che deve scegliere se mettersi in gioco nella WWE o rimanere nella sua comfort zone. In pratica la classica situazione del pesce grande in uno stagno o pesce piccolo in un oceano.

Poco da dire sul fronte MyUniverse, la consolidata modalità sandbox del franchise WWE 2K, mentre MyGM Mode evolve notevolmente nei dettagli (pur lasciando inalterato il cuore del gioco). Continua invece a farci storcere il naso la modalità MyFaction, un card game in stile Ultimate Team di FIFA/EA Sports FC, ma senza il divertimento del franchise calcistico.

**La recensione di WWE 2K24 in breve**

Volendo riassumere questa lunga recensione in poche parole, WWE 2K24 farà la gioia di quanti nella loro vita, anche per un breve periodo, hanno amato il wrestling WWE. L’effetto nostalgia è il vero motore del gioco, con una modalità Showcase entusiasmante e un roster quantomai vasto. La resa Grafica è altalenante, tra bellissime arene e leggende che a tratti sembrano realizzate in modo troppo approssimativo. La modalità MyRise è lontana anni luce dagli standard elevatissimi che 2K ha raggiunto col franchise NBA, ma le due storie raccontate restano comunque avvincenti.

Con una quantità di contenuti esorbitante 2K24 riesce quindi a soddisfare tutti i gusti, tra chi ama l’aspetto manageriale di MyGM e chi preferisce il card game di MyFaction.

È questo il punto più alto della saga WWE 2K? Probabilmente sotto l’aspetto del gameplay no, ma sotto quello dei contenuti offerti decisamente si.

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