venerdì, Dicembre 20, 2024

Violazione contrattuale e multa: il “Giga di scorta” di TIM contestato dall’AGCOM.

MULTA DA 255 MILA EURO PER TIM: VIOLATE LE REGOLE DELL’AGCOM

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha multato TIM per aver violato le regole contrattuali con i suoi clienti mobile. In particolare, l’azienda è stata sanzionata per aver inserito una clausola nei contratti che prevedeva l’uso di un “Giga di scorta” al costo di 1,90 euro per ogni 200 MB, fino a un massimo di 9,50 euro per l’intero Giga, in caso di esaurimento del traffico dati mensile.

VIOLAZIONE DEL DIRITTO DEI CLIENTI

L’AGCOM ha ritenuto che TIM abbia negato ai suoi clienti il diritto di decidere il blocco del traffico dati all’esaurirsi del plafond disponibile, poiché non è stata prevista alcuna possibilità di fornire indicazioni diverse da quelle unilateralmente predisposte dall’operatore. Ciò ha impedito ai clienti di prendere decisioni autonome riguardo all’utilizzo dei dati.

La clausola applicata da TIM ha inoltre esposto i clienti ad addebiti illegittimi, per i quali diversi utenti hanno richiesto e ottenuto il rimborso. La condotta dell’azienda è stata giudicata “oggettivamente negativa e contraria agli interessi degli utenti finali”.

La sanzione inflitta dall’AGCOM ammonta a 255 mila euro e tiene conto della collaborazione mostrata da TIM nel trovare una soluzione alternativa per il “Giga di scorta”. L’azienda ha infatti già previsto una nuova modalità per l’utilizzo del Giga di scorta per una serie di tariffe attive, come TIM 5G Power, TIM Young e TIM International, che sarà estesa anche alle restanti offerte nel corso del 2024.

NUOVA MODALITÀ PER IL “GIGA DI SCORTA”

La nuova modalità proposta da TIM prevede che, all’esaurimento del traffico dati disponibile, l’utente venga informato tramite un SMS. A quel punto, l’utente potrà decidere se accettare di pagare fino a 9,50 euro per l’utilizzo di 1 GB di dati, rispondendo “SI” con un SMS.

In alternativa, l’utente potrà anche scegliere di attivare la funzionalità in modo automatico rispondendo “SEMPRE”, per consentire l’utilizzo del “Giga di scorta” ogni volta che il traffico dati si esaurisce.

CONCLUSIONE

La multa inflitta da AGCOM a TIM rappresenta un importante segnale riguardo alla tutela dei diritti dei consumatori nel settore delle telecomunicazioni. L’azienda è stata sanzionata per aver violato le regole contrattuali e per aver esposto i suoi clienti ad addebiti illegittimi.

La soluzione proposta da TIM, sebbene tardiva, dimostra un’impegno nel trovare un accordo che rispetti le normative e, al contempo, garantisca un servizio trasparente e accessibile per i suoi clienti.

Resta da vedere come i clienti reagiranno a questa nuova modalità per il “Giga di scorta” e se questa decisione influenzerà in qualche modo la fiducia dei consumatori nei confronti di TIM. La vicenda rappresenta un importante caso di studio nel settore delle telecomunicazioni e potrebbe portare a una maggiore attenzione verso la trasparenza e la correttezza nei rapporti tra operatori e clienti.

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