TOSHIBA FERMA LA FABBRICA GIAPPONESE DI MEMORIE NAND PER IL TERREMOTO
A causa del violento terremoto di magnitudo 7.6 che ha colpito il Giappone il 1° gennaio, Toshiba Electronic Devices & Storage ha deciso di chiudere la fabbrica di memorie NAND situata a Nomi City, nella prefettura di Ishikawa.
SITUAZIONE IN GIAPPONE DOPO IL TERREMOTO
La prefettura di Ishikawa comprende la penisola di Noto, l’area occidentale dell’arcipelago giapponese in cui è stato registrato l’epicentro del sisma. La fabbrica che si trova presso la Kaga Toshiba Electronics Corporation di Nomi City è distante circa 150 km dall’epicentro.
La decisione di chiudere la fabbrica è stata presa per garantire la Sicurezza dei dipendenti, inizialmente sospese temporaneamente le attività in via precauzionale, ma Vista la gravità del sisma, Toshiba ha dichiarato che l’impianto rimarrà chiuso fino a nuovo avviso.
PREOCCUPAZIONE PER I DIPENDENTI E LE FAMIGLIE
Oltre alla preoccupazione per i dipendenti e le loro famiglie, Toshiba sta valutando i possibili danni all’impianto di produzione. Il prossimo rapporto di Toshiba è atteso alle 17:00 (orario giapponese) del 5 gennaio, quindi è presumibile che le operazioni non riprenderanno prima di tale data.
EFFETTI SULLA PRODUZIONE DI MEMORIE NAND
Oltre a Toshiba, altre aziende nel settore dei semiconduttori hanno deciso di sospendere le attività delle fabbriche disposte sulla costa occidentale del Giappone, tra queste Tower, Shin-Etsu e GlobalWafers, come evidenziato da Trendforce.
RALLAENTAMENTO DELLA PRODUZIONE E IMPATTO SULL’ANDAMENTO DEI PREZZI
I rallentamenti della produzione giapponese potrebbero acuire il rialzo dei prezzi per le memorie NAND (per esempio SSD, schede SD, chiavette USB) previsto per il 2024 e, secondo Gartner, dovuto ai ribassi degli anni passati causati da un eccesso dell’offerta.
CONCLUSIONE
La chiusura della fabbrica di memorie NAND di Toshiba a causa del terremoto in Giappone ha scosso il settore dei semiconduttori, innescando preoccupazioni sul rialzo dei prezzi e sulle forniture di questi componenti cruciali per l’industria tecnologica. Resta da vedere come i produttori di dispositivi elettronici reagiranno a questa interruzione e come l’industria nel suo insieme affronterà gli effetti a lungo termine di questo evento sismico.