TERREMOTO IN GIAPPONE: AGGIORNAMENTI SUL DISASTRO BLOCCATI DAL LIMITE DI MESSAGGI SU X
Gli aggiornamenti sul terremoto in Giappone da parte di un account sulla prevenzione dei disastri sono stati momentaneamente sospesi su X perché è stato raggiunto il limite massimo di post giornalieri dettato dalle nuove API a pagamento del social.
L’account su X fa riferimento all’App giapponese NERV che fornisce informazioni di emergenza sui terremoti e altre calamità. A causa del violento sisma di magnitudo 7.6 della scala Richter che ha colpito il Giappone il 1° gennaio, l’account ha iniziato a dare molte informazioni utili agli utenti di X anche circa l’eventuale arrivo di uno tsunami.
A metà mattina (ora italiana) del 1° gennaio, NERV ha dovuto consigliare il download dell’app perché i suoi account erano stati limitati nella pubblicazione di post a causa del piano API sottoscritto su X.
NECESSITÀ DI AGGIORNAMENTI COSTANTI
In agosto, la società Gehirn Web Services, proprietaria di NERV, aveva manifestato il suo malcontento circa il nuovo piano di API a pagamento voluto da Elon Musk per X. Gehrin aveva deciso di concentrare i suoi aggiornamenti social su Mastodon ma aveva comunque sottoscritto un piano da 100 post ogni 24 ore al costo di 100 dollari al mese. Il piano successivo è il Pro a 5.000 dollari al mese, da oltre 30.000 post al giorno.
Il terremoto giapponese ha però messo in evidenza i limiti del piano Basic, perché gli aggiornamenti da dare erano talmente tanti che hanno sforato i 100 post giornalieri, rallentando di conseguenza le informazioni fornite agli utenti da NERV.
INTERNET DIVENTA SEMPRE PIÙ “A PAGAMENTO” E CERTI EQUILIBRI SI STANNO MODIFICANDO
Gehirn è un’azienda privata fondata da Ishimori Daiki, il quale ha riversato tutto il suo impegno in NERV dopo il terremoto e il maremoto del Tōhoku del 2011 che hanno causato anche il disastro della centrale nucleare di Fukushima.
Non si tratta quindi di un’azienda pubblica, però la sua attività ha una rilevanza sociale. È comunque compito di Gehirn fare in modo che il suo piano aziendale sia fruttuoso ma – indipendentemente dai prezzi delle API di X – la migrazione verso sottoscrizioni a pagamento di sempre più servizi Internet che prima erano “gratuiti” sta rendendo certi meccanismi più complessi; modificando anche le aspettative degli utenti, abituati a usare alcuni canali social anche per avere informazioni sulle emergenze.
CONSEGUENZE SOCIALI E COMMERCIALI
La problematica evidenziata dal terremoto in Giappone riguardo ai limiti posti dalle API a pagamento di X solleva questioni rilevanti sia sul piano sociale che su quello commerciale. L’accesso alle informazioni di emergenza tramite i social media è diventato un aspetto cruciale per la Sicurezza pubblica, e la restrizione dei post da parte di NERV ha dimostrato come la dipendenza da piattaforme gestite da aziende private comporti rischi reali in situazioni di emergenza.
D’altra parte, la questione dei costi delle API e delle sottoscrizioni a pagamento mette in luce una trasformazione più ampia dell’ecosistema Internet, in cui la fruizione di servizi precedentemente gratuiti viene sempre più vincolata a un pagamento. Le aspettative degli utenti, che erano abituati a utilizzare i social media come fonte di informazioni a costo zero, si stanno evolvendo di fronte a nuovi modelli di business.
NUOVI SCENARI E SFIDE PER IL FUTURO
Il caso di NERV e dell’account bloccato su X rappresenta solo un esempio delle complessità e delle sfide che caratterizzano il panorama attuale dei social media e della diffusione delle informazioni online. La necessità di equilibrare interessi commerciali e sociali, garantendo al contempo l’accesso a informazioni cruciali in situazioni di emergenza, si configura come una delle principali sfide per il futuro di Internet e delle piattaforme digitali.
Il dibattito sul ruolo delle aziende private nell’erogazione di servizi di interesse pubblico, insieme alle implicazioni della diffusione di modelli basati sui pagamenti per l’accesso ai contenuti online, richiede un approfondimento e una riflessione critica da parte di governi, istituzioni e società civile.
In sintesi, il terremoto in Giappone e il blocco degli aggiornamenti da parte di NERV su X rappresentano un segnale di avvertimento su come le dinamiche dell’informazione e dei social media stiano cambiando, con importanti ripercussioni sia sul piano pratico che su quello concettuale, rimettendo in discussione modelli consolidati e ponendo nuove sfide per il futuro di Internet e della società digitale.