giovedì, Dicembre 19, 2024

SynthID: la filigrana che riconosce contenuti generati dall’IA

SYNTHID: LA Tecnologia PER RICONOSCERE I CONTENUTI GENERATI DALL’Intelligenza Artificiale

A fine agosto 2023 è stata presentata al pubblico la tecnologia SynthID, ideata da Google con lo scopo di introdurre una “filigrana digitale” nelle Immagini per distinguere quelle reali da quelle generate tramite strumenti basati sull’intelligenza artificiale. Questa innovativa soluzione consiste nell’aggiungere pochi pixel ad ogni immagine generata, in maniera del tutto invisibile all’occhio umano, per consentire un riconoscimento automatico dei contenuti prodotti artificialmente, senza compromettere la qualità visiva dell’immagine.

PROGRESSI NELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA

Il costante avanzamento delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale generativa ha reso sempre più semplice per gli utenti la creazione di immagini e Video che risultano estremamente realistici. Tuttavia, questa facilità d’uso comporta anche il rischio di diffusione di informazioni erronee, create intenzionalmente o per errore.

SYNTHID E LA GESTIONE DEI VIDEO GENERATI DALL’IA

Il 14 maggio 2024, gli ingegneri di DeepMind hanno annunciato l’estensione delle funzionalità di SynthID per includere anche i video generati dall’intelligenza artificiale attraverso il nuovo modello denominato Veo. Grazie a questa evoluzione, ora anche i video potranno essere contrassegnati con il watermark di SynthID, il quale viene incorporato nei singoli fotogrammi che compongono il video, facilitandone il riconoscimento automatico.

FILIGRANA DIGITALE ANCHE PER I TESTI

Un ulteriore upgrade introdotto da DeepMind riguarda la possibilità di applicare una filigrana digitale anche sui testi generati dall’intelligenza artificiale. Questo strumento permette di verificare se un testo è stato creato da un essere umano oppure da un modello generativo, intervenendo sulla distribuzione dei token utilizzati per la creazione del testo. Tuttavia, se il watermarking risulta efficace per immagini e video, nel caso dei testi risulta più complicato garantire un riconoscimento automatizzato privo di errori.

CONCLUSIONI

Sebbene i progressi compiuti con SynthID siano indubbiamente importanti per contrastare la diffusione di contenuti falsi generati dall’intelligenza artificiale, resta comunque fondamentale affidarsi alla verifica delle fonti, al pensiero critico e all’analisi approfondita dei contenuti per garantire un’informazione accurata e affidabile. L’integrazione di soluzioni tecnologiche come SynthID può fornire un supporto prezioso, ma la responsabilità finale resta sempre nelle mani degli utenti e dei fruitori dei contenuti digitali.

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