SVILUPPO DELLA MICROELETTRONICA: PRIORITÀ DEL GOVERNO ITALIANO
In occasione della conferenza stampa tenutasi in occasione della riunione ministeriale del G7 Industria e Spazio, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha annunciato i prossimi passi del governo italiano con un focus specifico sulle risorse a disposizione per lo sviluppo della microelettronica.
“Siamo pronti a mettere a disposizione 4,75 miliardi di euro di incentivi su più anni per le multinazionali che vorranno insediarsi nel Paese e sviluppare progetti industriali legati alla microelettronica – ha dichiarato Urso – Siamo convinti che alcune di queste multinazionali decideranno di investire nel nostro paese a breve”.
L’ISTITUZIONE DELLA FONDAZIONE PER IL CHIP A PAVIA
Il ministro ha inoltre menzionato l’istituzione a Pavia della fondazione per il chip, alla quale hanno deciso di partecipare multinazionali tra cui Intel. Urso ha evidenziato l’importanza di questo passo e ha sottolineato che il governo ha anche presentato un progetto pilota sulle fabbriche del futuro che va a sommarsi a quelli finanziati con risorse europee. In particolare, si è espresso fiducioso dell’approvazione da parte di Bruxelles per un quarto progetto che avrà come location principale Catania, nel polo tecnologico che coinvolge Stm.
L’INVESTIMENTO DI INTEL IN ITALIA
Urso ha affrontato anche la questione dell’investimento di Intel nel nostro Paese. L’Italia era in lizza per la realizzazione del primo impianto europeo di back-end (packaging) per la fabbricazione di chip, il quale avrebbe comportato un investimento di 4,5 miliardi di euro e la creazione di 1500 nuovi posti di lavoro, ai quali se ne sarebbero aggiunti ulteriori 3.500 nell’indotto. Tuttavia, il progetto sembra essersi arenato.
A questo proposito, Urso ha dichiarato che “il governo italiano ha risposto a tutte le richieste che la multinazionale Intel ha fatto e aspettiamo di sapere cosa pensa di dover realizzare”. Ha anche sottolineato che la multinazionale ha rivisto al ribasso i propri piani di investimento, anche alla luce del mercato, e che il governo italiano ha dato risposta a tutte le richieste fatte da Intel.
IN ARRIVO SILICON BOX?
Secondo quanto pubblicato da Il Sole 24 Ore, il governo italiano starebbe per assicurarsi l’investimento di Silicon Box, Startup di Singapore nata nel 2011 che Opera nel campo della progettazione di chip, soprattutto nei nuovi progetti basati su chiplet. Silicon Box ha annunciato un investimento da 2 miliardi di dollari per una nuova fabbrica a Singapore e ha completato un round di finanziamento da 200 milioni di dollari.
Al momento non è nota la portata dell’investimento di Silicon Box, né l’area in cui si stabilirà la società e le conseguenti ricadute occupazionali. Tuttavia, Il Sole 24 Ore ipotizza che Veneto e Piemonte, già candidate all’investimento sfumato di Intel, sarebbero in lizza per ospitare l’impianto.
CONCLUSIONE
Il futuro dello sviluppo della microelettronica in Italia sembra promettente, con il governo che si impegna a mettere a disposizione risorse consistenti e a promuovere la collaborazione con multinazionali del settore. Resta da vedere come si evolveranno le trattative con Intel e quali saranno i prossimi passi per assicurarsi l’investimento di Silicon Box. È evidente che il settore della microelettronica gode di un’attenzione prioritaria da parte del governo italiano, e siamo fiduciosi che ci saranno sviluppi significativi in questo campo nei prossimi anni.