venerdì, Dicembre 20, 2024

Supervisione di Apple: DMA, iOS e controllo del sideloading

LA RIVOLUZIONE DEL DMA E LA SUPERVISIONE DI Apple CONTRO PIRATERIA E MALWARE

A marzo entra in vigore il Digital Markets Act, e le aziende designate dall’Unione Europea come gatekeeper dovranno soddisfare una serie di regole che dovrebbero, secondo l’Unione, aprire il mercato digitale favorendo la concorrenza di aziende che fino ad oggi sono state frenate dalle politiche monopoliste di alcune aziende. Il DMA prevede centinaia di diverse norme che si applicano a piattaforme, sistemi e dispositivi, ma gli occhi di tutti sono puntati in direzione Cupertino: la possibilità di caricare legalmente, e senza ricorrere al jailbreak, applicazioni che non provengono dall’AppStore di Apple è per molti utenti e per l’AppStore stesso una rivoluzione.

LA POSSIBILITÀ DI CARICARE App DA FONTE ESTERNE

Rivoluzione, quella delle app da sorgenti esterne, accompagnata dalla possibilità per gli sviluppatori di vendere direttamente le applicazioni e i contenuti delle applicazioni senza passare dal sistema di acquisto dell’azienda americana.

I risvolti sono molteplici: su iPhone e su iPad potranno arrivare i negozi di Epic e di Microsoft per i giochi, potranno arrivare negozi di applicazioni alternativi e aziende come Spotify potranno far scaricare l’app direttamente dalla pubblicità, senza neppure passare da un negozio e senza la necessità di un account Apple.

PRIME INDICAZIONI SU iOS 17.4

Apple sta lavorando ormai da un anno all’implementazione delle modifiche ai suoi sistemi rese necessarie dal DMA, e a brevissimo ci aspettiamo la prima beta per sviluppatori di iOS 17.4 che definirà le linee guida e ci darà un’idea di come funzionerà il tutto.

LA POSSIBILITÀ DI SIDELAODING, MA CON SUPERVISIONE

Il Wall Street Journal tuttavia anticipa quelle che potrebbero essere alcune mosse di Apple: ovviamente sarà possibile installare applicazioni che non arrivano dall’AppStore di Apple, e sarà possibile anche installare negozi alternativi, tuttavia sembra che Apple voglia mantenere la supervisione delle app che devono essere installate che andranno quindi “approvate” per poter essere eseguite dal dispositivo.

PROTEZIONE CONTRO PIRATERIA E MALWARE

Ci sarà quindi un processo di revisione anche delle app che verranno caricate tramite il sideload, scelta necessaria per impedire che vengano caricate applicazioni pirata, applicazioni con malware o applicazioni modificate per sbloccare la versione “pro” o eliminare pubblicità. Una soluzione di questo tipo sarebbe gradita anche ad aziende che applaudono all’arrivo del DMA, come Spotify: il colosso dello Streaming non può permettersi, come capita oggi su Android, che vengano caricate versioni dell’app “craccate”. Come Youtube non vedrebbe di buon occhio la possibilità di caricare le app che permettono di guardare i contenuti della piattaforma senza pubblicità e con funzioni come il Picture in Picture che sarebbero destinate agli utenti che pagano il piano premium.

IL CONTROLLO DELLE APPLICAZIONI, UNA SFIDA PER APPLE

Sebbene contraria alle norme, anche Apple potrebbe vedere il bicchiere mezzo pieno perché avrebbe il controllo dei due elementi che le stanno più a cuore, il rispetto della privacy e della Sicurezza dei suoi utenti. Non sarebbe facile infatti far capire ad un utente che eventuali problemi (ad esempio furti di dati o foto) sono relativi ad azioni da lui compiute, ad esempio il click su un banner, e non al telefono che ha in mano e ad iOS.

COMMISIONI PER IL SIDELOADING

Non è questa l’unica novità: sembra infatti che Apple raccoglierà comunque una commissione per chi vuole caricare applicazioni al di fuori dello store. Lo sta già facendo nei Paesi dove permette di usare metodi di pagamento alternativi, e viene giustificato con il fatto che solo una piccola percentuale della commissione è legata all’acquisto e al pagamento, la grossa parte è necessaria per il mantenimento e l’aggiornamento della piattaforma, strumenti di sviluppo e framework. Senza questi strumenti gli sviluppatori non potrebbero creare applicazioni di livello, sarebbero limitati ad applicazioni semplici.

IL RUOLO DEL REGOLAMENTO UE

In attesa di novità ufficiali, non dovrebbe mancare molto, e prima di chiederci se un principio di funzionamento come quello delineato dal Wall Street Journal sia compatibile con il DMA e possa soddisfare l’Europa, abbiamo rivisto brevemente quelle che sono le regole presenti nel documento ufficiale. L’articolo che riguarda il sideloading è il seguente:

IL DIRITTO DI APPLE ALLA SUPERVISIONE

Secondo il regolamento UE Apple avrebbe tutto il diritto di adottare le misure necessarie per fare in modo che un’applicazione non porti a rischi per il sistema e sia quindi un’applicazione “regolare”. Probabile quindi che venga allestito un portale, simile a quello presente oggi, sul quale gli sviluppatori potranno caricare e registrare le loro applicazioni per un controllo che, se positivo, permette l’esecuzione di quella applicazione sul dispositivo.

LE IMPLICAZIONI SULLA QUESTIONE DELLE COMMISIONI

Interessante anche la questione legata alle commissioni: se prendiamo alcuni articoli del regolamento, come quelli che abbiamo estratto qui sotto, vediamo che l’Europa specifica per alcuni di questi “a titolo gratuito”. Per l’articolo 4, quello del sideload, non viene da nessuna parte specificato che la possibilità di installare app da fonti terze deve essere garantita a titolo gratuito. Non è da escludere quindi che possano essere richieste commissioni per l’utilizzo di strumenti (Xcode) e framework Apple, anche sottoforma di abbonamento mensile.

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