STELLAR BLADE: IL NUOVO ACTION RPG IN ARRIVO
Mostrato per la prima volta nell’aprile del 2019, il titolo a quel tempo conosciuto col nome provvisorio di Project EVE venne immediatamente etichettato come “il NieR coreano”, seppur non sempre con accezione positiva. Paradossalmente, mentre cinque anni fa il gioco veniva considerato troppo derivativo in toni non lusinghieri, oggi la “scarsa originalità” di Stellar Blade è forse l’aspetto più interessante della produzione, che rinunciando a reinventare la ruota sembra aver imparato alla perfezione le lezioni impartite dalle sue fonti d’ispirazione.
L’angelo e la città costruita sotto la landa
Ancora oggi sappiamo davvero poco sul mondo post-apocalittico di Stellar Blade e sui motivi che spinsero la razza umana a cercare rifugio su colonie nello spazio. Attaccato dai Naytiba, esseri abominevoli comparsi all’improvviso sulla Terra e di cui si ignorano le origini, l’uomo non poté far altro che abbandonare il pianeta azzurro.
Per sette lunghi decenni la razza umana è stata costretta a vivere in stazioni in orbita attorno alla Terra, sognando il glorioso giorno in cui avrebbe finalmente riconquistato la sua vera casa, che dalle colonie appariva fisicamente vicina e al tempo stesso fuori dalla sua portata. Dopo ben settant’anni di preparativi ed esperimenti finalizzati a creare delle armi futuristiche abbastanza potenti da abbattere i Naytiba, le cosiddette Unità Aeree discendono infine sulla Terra per reclamarla e annientare il Naytiba Antico, ma disgraziatamente la maggior parte dei soldati perde la vita durante il tragitto.
Unica superstite della Settima Unità Aerea, la protagonista EVE (il cui nome è sempre scritto in maiuscolo, quasi a voler suggerire che si tratti in realtà di un acronimo) raggiunge da sola la culla della razza umana, scoprendo tuttavia che il pianeta un tempo verdeggiante è soltanto un lontano ricordo: aridi deserti e lande desolate hanno preso il posto delle foreste, rendendo la superficie terrestre quasi del tutto inospitale.
Ormai rassegnata a farsi carico da sola del destino dell’umanità intera, la guerriera paracadutata dallo spazio apprende però che la vita sulla Terra non si è del tutto estinta, come invece si riteneva: nascosta all’interno di una landa si erge infatti Xion, immensa città edificata dai superstiti alla strage compiuta dai Naytiba, nonché ultimo baluardo della nostra specie sul terzo pianeta del sistema solare. Condotta presumibilmente a Xion da Adam, un abitante della Terra che la informerà circa i fatti avvenuti dopo la partenza dell’uomo verso lo spazio aperto, l’avvenente eroina verrà accolta con molta diffidenza dagli abitanti del posto, che in segno di ammirazione e paura le daranno il soprannome di “Angelo”.
EVE verrà supportata dal già menzionato Adam, che sta cercando una fonte di energia meglio nota come “Ipercella”, e da Lily, abile ingegnera della Quinta Unità Aerea precedentemente giunta la Terra e che nel corso della vicenda sfrutterà le sue conoscenze tecniche per rinnovare e migliorare continuamente l’equipaggiamento della guerriera. Inoltre, la protagonista dovrà conquistarsi progressivamente la fiducia della gente del posto, contribuendo il più possibile alla ricostruzione di Xion e portando a termine gli incarichi che i nativi le affideranno di volta in volta. Benché lo scopo originale della sua esistenza sia il totale annientamento dei Naytiba, nelle 25 ore richieste per giungere ai titoli di coda di Stellar Blade – che secondo le stime del CEO di SHIFT UP, Hyung-Tae Kim, potrebbero diventare una cinquantina qualora dovessimo decidere di dedicarci alle molteplici sfide opzionali del gioco – la combattente discesa dallo spazio potrebbe insomma trovare più di una ragione per continuare a lottare, e magari indagare su quanto avvenne realmente settant’anni prima. Senza nulla togliere a Xion e ai superstiti con cui avremo modo di familiarizzare, l’elemento che al momento ha stuzzicato maggiormente la nostra Curiosità è del resto rappresentato dai grotteschi Naytiba e dal loro ordine gerarchico, che supponiamo nascondano segreti indicibili su cui dovremo far luce.
Struttura e progressione
Invitandovi a rileggere la nostra precedente anteprima di Stellar Blade per scoprire maggiori dettagli sul suo adrenalinico sistema di combattimento in chiave hack’n’slash, in questa sede ci concentreremo invece sulla struttura, sulla progressione e sui contenuti extra del prodotto.
Attraverso un’intervista concessa ai colleghi di Famitsu qualche settimana fa, il Director di Stellar Blade ha spiegato che il titolo affiancherà fasi molto lineari, che supponiamo porteranno avanti la narrazione, a sezioni più aperte, in cui il giocatore potrà appunto muoversi con libertà, seppur entro certi limiti. A detta di Hyung-Tae Kim, i segmenti “guidati” e quelli semi-open world si alterneranno con regolarità, tuttavia l’esperienza di gioco rimarrà sempre molto fluida e in nessun caso ci imbatteremo in brusche interruzioni. Tra l’altro, sempre Kim ha confermato che Stellar Blade non sarà strutturato “a livelli”, il che suggerisce l’esistenza di una mappa molto ampia e discretamente variegata. Incalzato circa l’azione e il livello di sfida proposto da Stellar Blade, che a quanto pare potrà essere modificato in qualsiasi momento attraverso l’immancabile selettore della difficoltà, il CEO di SHIFT UP ha raccontato che, sin dal principio, il team di sviluppo desiderava “esprimere tutto quel che un personaggio femminile può compiere mentre brandisce una spada”. Allo scopo di rendere l’esperienza divertente e soprattutto evitare che gli utenti sprecassero le proprie abilità, lo studio sudcoreano ha cercato di raggiungere un equilibrio assai particolare, che sin dalle prime fasi dell’avventura spingerà i giocatori a osservare e valutare attentamente i movimenti degli avversari.
Nella seconda metà dell’epopea post-apocalittica, per conseguire la vittoria dovremo necessariamente imparare a mescolare con un pizzico di strategia e lungimiranza tutte le risorse che il gioco ci metterà a disposizione, dando vita ad azioni e situazioni sempre differenti e inebrianti. Rispondendo a coloro che tuttora paragonano Stellar Blade a NieR, Kim ha ammesso di essere un grande fan di Yoko Taro, aggiungendo che i suoi giochi sono stati delle grandi fonti di ispirazione durante lo sviluppo dei titoli di SHIFT UP. Ciò detto, il Director è però convinto che, al di là delle evidenti somiglianze ludiche, artistiche e persino narrative, Stellar Blade non sia troppo simile a NieR, specie per quel che concerne il gameplay.
La raison d’être della femme fatale
Nonostante Bayonetta, Sekiro: Shadows Die Twice, Star Wars Jedi: Fallen Order e il già menzionato NieR abbiano influenzato non poco lo sviluppo di Stellar Blade, i ragazzi di SHIFT UP hanno cercato di attingere per lo più a media squisitamente coreani, come il K-pop e i K-drama, al fine di conservare un’estetica unica e personale. Pur riconoscendo le diverse fonti di ispirazione, Kim ha insomma ribadito l’importanza di trovare una propria identità a cavallo tra realismo e un character design più stilizzato.
A proposito del design, il Director ha poi rivelato ai microfoni di GamesRadar il motivo per cui lo staff si è concentrato così tanto sulla parte posteriore della guerriera. Semplicemente, Kim ha raccontato che quando gioca preferisce controllare personaggi contraddistinti da una bellezza fuori dal comune, soprattutto quando si parla di esperienze destinate a un pubblico adulto. Non a caso, come confermato dall’ESRB, Stellar Blade ritrae individui con indosso abiti aderenti, e di tanto in tanto si concede pure qualche scena di nudo.
Allo scopo di perseguire tale obiettivo e al tempo stesso offrire agli utenti un po’ di sana personalizzazione, è stato precisato che nel corso di Stellar Blade ci imbatteremo in materiali e progetti necessari per creare nuovi costumi che EVE potrà indossare. Inclusi quelli acquistabili nei negozi di Xion, la fanciulla sarà libera infatti di cambiare il suo vestiario, equipaggiare accessori e persino modificare la propria acconciatura per “far emergere tutto il suo fascino” e quindi andare incontro alle preferenze del giocatore. Per nostra fortuna, è stato inoltre dichiarato che i 20-30 costumi di EVE e quelli destinati ai suoi compagni di viaggio (che al momento sono ancora in preparazione) saranno gratuiti, anche se questo non esclude a priori che ulteriori abiti possano essere venduti in futuro via DLC. Nelle ultime settimane i rappresentanti di SHIFT UP hanno infine svelato che Stellar Blade supporterà la bellezza di tre diverse opzioni grafiche. Sacrificando la risoluzione, la prima sarà chiaramente l’ormai consueta Modalità Performance, che dovrebbe permettere al gioco di girare a 60 fotogrammi al secondo, mentre la seconda, qui chiamata Modalità Risoluzione, dimezzerà il frame rate (che raggiungerà al massimo i 30 fps) per offrire invece una splendida risoluzione in 4k (2160p). L’attivazione della terza, di cui al momento ignoriamo il nome preciso, regalerà un bilanciamento tra le precedenti due opzioni, anche se per ora SHIFT UP ha preferito non scendere nel dettaglio.