# Speed Test: Verifica della Velocità della Connessione in Modo Rapido
Se il trasferimento dati da e verso la rete risulta lento, per farsi un’idea della **velocità della connessione** Internet è possibile utilizzare diversi strumenti. Gli **speed test** aiutano a verificare le prestazioni di qualunque tipo di collegamento. Ad esempio gli accessi a Internet da postazione fissa in Tecnologia xDSL, su fibra ottica FTTH, FWA (Fixed Wireless Access), mediante connessione satellitare ma anche la banda disponibile sulla rete WiFi o sulla rete dati dell’operatore di telefonia mobile, in tecnologia 4G e 5G.
Di speed test ne esistono davvero tanti: di seguito vi presentiamo i migliori, i più utili in assoluto per monitorare in tempo reale le **prestazioni della connessione** Internet sia in download che in upload.
Prima di lanciare lo speedtest, è bene ricordare alcuni aspetti importanti. Senza usare alcune **cautele** non si accerterà la reale velocità del collegamento Internet e il giudizio mostrato dagli speed test risulterà più o meno falsato. In altre parole, la connessione potrebbe risultare molto più lenta di quello che è.
## COSA MISURA LO SPEED TEST
Uno speed test consente innanzi tutto di misurare la **banda** disponibile in downstream e in upstream ovvero, rispettivamente, la quantità di dati che possono essere trasferiti in un dato periodo di tempo quando si scaricano e si caricano pacchetti attraverso la rete Internet. I principali speed test generalmente misurano anche la **latenza** ovvero il tempo richiesto dai pacchetti dati per raggiungere correttamente il sistema di destinazione e tornare indietro: ne abbiamo parlato nell’articolo dedicato al significato di ping. Alcuni speed test forniscono anche il **jitter** ovvero la variazione che interessa il dato relativo alla latenza. Quest’informazione fotografa quanto il **valore ping** è più o meno stabile.
## SPEED TEST: LE REGOLE DA TENERE A MENTE PRIMA DI USARLO
Per verificare la velocità della connessione Internet e ottenere un **risultato attendibile**, suggeriamo di seguire alcuni semplici passaggi. Di seguito presentiamo le accortezze da usare per ottenere un responso affidabile con i vari speed test. Non soltanto con quelli che abbiamo selezionato, ma con qualunque altro strumento simile.
## ACCERTARSI CHE NON VI SIANO TRASFERIMENTI DI DATI IN CORSO
Innanzi tutto, prima di usare uno speed test, è bene accertarsi di non avere **trasferimenti dati** in corso, sia in upload che in download. Una buona idea potrebbe essere quella di **disconnettere** tutti i **dispositivi** collegati alla rete locale lasciandone soltanto uno connesso al router via cavo Ethernet: sarà questo ad essere adoperato per lanciare lo speed test. Per procedere in tal senso si possono staccare i cavi Ethernet connessi al router e lasciarne collegato solamente uno, ovvero quello che connette il sistema di test. Dal pannello di configurazione del router si può quindi disattivare temporaneamente il modulo **WiFi** in modo da disconnettere i client wireless eventualmente collegati e assicurarsi che non effettuino trasferimenti dati. In alternativa, senza modificare nulla, si può accedere al pannello di amministrazione del router, portarsi nella sezione **Statistics**, **Status** o similare e controllare che il numero di bit per secondo trasmessi in downstream e in upstream non aumenti rapidamente (sarebbe sintomo evidente di trasferimenti dati in corso…). Gran parte dei router consentono di verificare in tempo reale il **traffico dati** all’interno della **rete locale** e accertare se, quanti e quali dispositivi stanno occupando banda. Ne parliamo ad esempio nell’articolo su come monitorare il traffico di rete e usare QoS.
## PRIMA DI ESEGUIRE LO SPEED TEST SU CONNESSIONI MOBILI 4G E 5G
Se si utilizzasse un dispositivo mobile collegato alla rete via **4G LTE/5G**, è invece importante astenersi dallo scaricare dati e verificare che non vi siano attività di sincronizzazione in corso da parte delle App in esecuzione in background. Va inoltre tenuto presente che lo speed test consuma alcuni megabyte di traffico dati: se si disponesse di un **piano dati mobile** molto limitato in termini di soglia mensile potrebbe non essere una buona idea eseguire lo speed test. Oggi però questa limitazione viene meno per via dei piani dati mobili che integrano sempre più gigabyte. Se si stesse effettuando lo speed test su una WiFi altrui, ovviamente non si potranno disconnettere gli altri client. In questo caso il risultato restituito dallo speed test permette di farsi un’idea della banda istantaneamente disponibile per le proprie attività. È ovvio che il risultato apparirà influenzato dalla **posizione fisica** del dispositivo rispetto al router WiFi o all’access point e dai trasferimenti di dati che gli altri utenti collegati stanno contemporaneamente effettuando.
## ATTENZIONE ALLA POSIZIONE GEOGRAFICA DEL SERVER USATO PER LO SPEED TEST E ALLA SUA CONNETTIVITÀ
La **posizione geografica** del server remoto usato per lo speed test e la connessione da esso adoperata, possono influenzare significativamente i risultati, sia per ciò che riguarda la banda che la latenza. Eventuali temporanei problemi di **routing** o situazioni di **congestione** possono influenzare negativamente il risultato di alcuni speed test: in caso di valori in termini di banda in downstream, upstream e latenza inferiori rispetto a quelli attesi, si può provare a ripetere il test con un altro server.
## ESEGUIRE LO SPEED TEST SENZA PRENDERE LE SUE CONCLUSIONI COME “ORO COLATO”
Al termine di ciascuno speed test si possono analizzare i **risultati** restituiti che vanno comunque sempre presi con le dovute cautele. Come detto, è bene tenere presente che eventuali trasferimenti dati in corso sulla rete locale possono influire negativamente sul risultato del test. In caso di dubbio può essere quindi ragionevole **ripetere lo speed test** in momenti diversi e, soprattutto, provare con lo speed test di un altro fornitore accertandosi di selezionare un server geograficamente vicino alla propria posizione e con sufficiente capacità in termini di banda in ingresso e in uscita.
La temporanea **congestione della rete**, indipendentemente dal traffico generato in download e in upload dai dispositivi collegati in ambito locale, può letteralmente affossare i risultati dello speed test. Se si risiedesse o si svolgesse la propria attività in un’area in cui le risorse di rete del provider cui ci si appoggia fossero sottodimensionate (saturazione in banda) rispetto alla richiesta degli utenti, è altamente probabile che in alcune ore del giorno lo speed test restituisca risultati mediocri rispetto a quelli attesi. In un altro articolo abbiamo visto in caso di connessione lenta come capire qual è il problema e quindi accertare se le scarse prestazioni dipendano dal traffico generato dai dispositivi connessi alla rete locale, se siano imputabili al provider o, per esempio, a **problemi di routing** all’esterno della rete dell’operatore di telecomunicazioni.
I **parametri fisici** della rete influiscono significativamente sulle velocità di download e upload. È importante sottolineare che ogni speed test fotografa la **banda in upload** e in **download** effettivamente disponibili in un determinato momento (nell’istante in cui si effettua la prova). Se si disponesse di una vecchia **ADSL** che commercialmente può erogare 20 Mbps, la distanza dalla centrale o comunque dagli apparati DSLAM dell’operatore di telecomunicazioni e i disturbi presenti sul doppino telefonico possono indurre il modem router ad agganciare portanti più modeste. Stessa cosa con una **FTTC** (Fiber-to-the-Cabinet) particolarmente sensibile alla **diafonia** ovvero alle interferenze delle altre coppie in rame vicine, presenti sullo stesso armadio stradale nonché alla struttura dell’impianto telefonico. Le derivazioni della linea in casa o in ufficio abbattono le prestazioni di una FTTC e la loro presenza è verificabile esaminando ad esempio i **grafici QLN e HLog**. In un altro articolo approfondiamo l’argomento parlando del ribaltamento delle prese telefoniche per le connessioni FTTC e FTTH.
Nel caso delle connessioni FTTC e FTTE è generalmente difficile (a meno di non trovarsi molto vicini all’**armadio stradale** con il sopralzo che ospita gli apparati DSLAM) raggiungere i 100 o i 200 Mbps pubblicizzati dall’operatore di telecomunicazioni. Per approfondire, suggeriamo la lettura dell’articolo dedicato a uno dei parametri fondamentali insieme con la distanza dalla centrale o dall’armadio stradale (nel caso di FTTC): SNR o rapporto segnale/rumore.
Anche le connessioni FTTH possono non essere esenti da problemi: ecco perché Sebbene le **connessioni FTTH** offrano prestazioni nettamente superiori non è sempre tutto rose e fiori: come abbiamo visto nell’articolo in cui spieghiamo perché la fibra non va a 1 Gbps o più, molto dipende dal **fattore di splitting** scelto dall’operatore. Con la **tecnologia GPON** si hanno 2,5 Gbps in downstream e 1,25 Gbps in upstream disponibili sull’albero. Questa banda è ripartita anche fino a 64 volte fornendo quindi la connettività a 64 unità immobiliari. Risultato? Appena 39 Mbps disponibili se il link fosse impegnato da tutti gli utenti contemporaneamente alla sua massima capacità.
Per i più curiosi in un altro articolo abbiamo parlato delle differenze tra architetture GPON ed EPON e del balzo fino a 10 Gbps simmetrici che permette di compiere **XGS-PON**.
Sui dispositivi mobili, è bene provare a modificare la rete dati preferita Se si fosse collegati alla rete dati dell’operatore mobile e le prestazioni in fase di trasferimento dati rilevate dagli speed test non apparissero soddisfacenti, suggeriamo di accedere alle impostazioni del sistema operativo (sezione **Schede SIM e reti mobili**) quindi toccare la voce **Tipo di rete predefinita** e scegliere **Preferisci rete 4G** o **Preferisci rete 5G**. In alcuni casi le prestazioni rilevate su rete di precedente generazione potrebbero essere significativamente migliori. È ovviamente valido anche il viceversa: consigliamo quindi di provare entrambe le impostazioni e lanciare uno speed test per mettere a confronto le due modalità di connessione alla **rete dati**.
Utilizzare gli strumenti forniti dai provider per conoscere le prestazioni di rete attese Nel caso degli accessi a Internet da **postazione fissa**, rispetto a qualche tempo fa sono disponibili sempre meno strumenti per avere informazioni sugli armadi stradali ai quali sono connesse le varie utenze e, di conseguenza, stabilire la loro distanza. I migliori strumenti per effettuare test sulle linee xDSL e fibra consentono di farsi un’idea della **struttura della rete** alla quale è collegata la propria utenza, conoscere distanza da centrale e armadio stradale, ottenere una stima della velocità di download e upload. Al crescere delle prestazioni delle connessioni di rete, i vari provider inseriscono nei contratti un’indicazione relativa alla **velocità minima garantita**. Di solito tali valori sono molto distanti da quelli di **picco** o comunque teorici pubblicizzati a livello commerciale. Se si volesse avviare una contestazione formale nei confronti del provider Internet prescelto si deve necessariamente ricorrere a **Nemesys** di AGCOM: permette di certificare la velocità della connessione Internet e usare il report per contestare il contratto. Il programma si chiama “**Misura Internet**“.
Alcuni operatori potrebbero limitare le velocità di trasferimento dati per certe tipologie di traffico A distanza di anni, nonostante in Europa si parli sempre di **neutralità della rete**, alcuni operatori di telecomunicazioni continuano imperterriti – almeno in certe zone – ad effettuare un **traffic shaping** aggressivo ovvero ad analizzare i pacchetti dati in transito e a penalizzare certe trasferimenti rispetto ad altri in termini di performance. Per verificare se la velocità di Internet è limitata dal provider si può utilizzare **Neubot**, un tool che permette di scoprire se l’operatore di telecomunicazioni prescelto avesse applicato qualche **restrizione in fase di trasferimento dati** ad esempio penalizzando certe tipologie di traffico.
Le soluzioni di connettività non sono tutte uguali. Verificare anche le prestazioni delle utenze vicine A meno che non si parli di connettività FTTH (Fiber-to-the-Home) con il cavo fibra che viene portato fino al “modem” dell’abbonato (anche qui esistono comunque marcate differenze da provider a provider che generalmente sono riconducibili alla struttura della rete dei singoli operatori di telecomunicazioni), le altre modalità **connessione fibra misto rame** non sono mai tutte uguali. Lo strumento Broadband Map di AGCOM è utile perché consente di conoscere il **livello prestazionale** delle utenze a banda e ultralarga poste nelle vicinanze della propria. Per ogni numero civico, **Broadband Map** restituisce informazioni sulla tipologia di connessione attivata e sulle prestazioni rilevate in download e in upload. Effettuando una ricerca e portando il livello di Zoom al massimo si ottiene il dato relativo alla zona di proprio interesse. Si prenda ad esempio lo strumento per accertare la copertura Fastweb: i messaggi restituiti dopo un controllo sono importanti e mettono in evidenza come le **prestazioni attese** possano variare (e molto) a seconda che gli **apparati dell’operatore** prescelto siano più o meno fisicamente vicini all’utente da serv