venerdì, Ottobre 18, 2024

Sony sta lavorando a palmare PlayStation

Il cloud gaming ha reso possibile eseguire giochi di alta qualità su hardware meno potente e si è davvero espanso dove è possibile giocare. Ora, è stato riferito che Sony sta lavorando a un nuovo palmare PlayStation che ignorerà il cloud gaming dell’azienda e si concentrerà piuttosto sullo streaming di una console vicina.

Sembra infatti che Sony sta lavorando su un nuovo palmare PlayStation con nome in codice “Q Lite”. Il dispositivo portatile lo farebbe non essere un dispositivo di cloud gaming, ma richiederebbe invece che anche i proprietari lo possedessero una console PlayStation 5 e utilizzare la funzione “Remote Play” di Sony per giocare.

Secondo quanto riferito, “Q Lite” ha un touchscreen LCD 1080p da 8 pollici e gioca fino a 60 fps. Come il controller DualSense di PlayStation 5, avrebbe feedback tattile, trigger adattivi e quindi funzionalità portatili chiave come altoparlanti, jack audio e pulsanti del volume.

Apparentemente, il palmare è attualmente ancora nelle sue fasi di test finali e potrebbe arrivare prima della presunta “PlayStation 5 Pro” prevista per la fine del 2024. Il palmare dovrebbe far parte della “seconda fase della PS5” di Sony che include un nuovo modello PS5 con un’unità disco rimovibile, nuovi auricolari wireless e un nuovo auricolare wireless.

La nostra opinione

Sony non ha mai spinto le sue opzioni di cloud gaming in modo importante, con “PlayStation Now” che è stato tecnicamente chiuso lo scorso anno e integrato nel rinnovato abbonamento PlayStation Plus.

Tuttavia, il cloud gaming sembra un modo semplice per Sony di espandere il proprio pubblico PlayStation, con questo dispositivo “Q Lite” che potenzialmente funge da punto di accesso più conveniente rispetto a una console tradizionale, anche se la sua libreria era limitata al confronto. L’idea di acquistare un palmare che richiede una console costosa da abbinare è semplicemente bizzarra per me. Il cloud gaming non è perfetto, ma offre entrambi i giochi cloud E La riproduzione remota mi sembra un gioco da ragazzi.

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