Al CES di Las Vegas dello scorso anno, Sony ha rivelato la sua Vision-S Concept, un’auto elegante e futuristica che sfrutta ampiamente il background dell’azienda nel campo dell’elettronica e dell’intrattenimento, vantando panoramiche schermi addobbati con l’intelligenza artificiale.
Descritta dall’azienda come un “prototipo pronto per la strada”, l’auto “cerca di contribuire all’evoluzione della mobilità” esplorando il rapporto tra veicolo e umanità.
Il prototipo del veicolo elettrico è stato sottoposto a test drive nell’ultimo anno e mezzo per ulteriori sviluppi, e questi si svolgono principalmente in Germania.
Tuttavia, a distanza di due anni dalla rivelazione iniziale, il vicepresidente esecutivo di Sony, Izumi Kawanishi, ha ammesso che anche Sony non sa come procedere da qui.
“Non abbiamo un piano concreto in questo momento perché la nostra fase attuale è una fase di ricerca e sviluppo”, dice ad Auto News . “Dobbiamo indagare qual è il nostro scopo nel contribuire al servizio di mobilità. Questa è la nostra idea di base e dobbiamo continuare la fase di ricerca e sviluppo”.
Spiega anche che l’obiettivo di Sony è creare una sorta di “salotto su ruote”, sfruttando la guida autonoma per fornire un’esperienza completamente incentrata sull’intrattenimento. Utilizzerà la connettività 5G per migliorare anche questo.
Un punto culminante particolare è il sistema audio di nuova concezione, che vanta 360º di audio immersivo utilizzando la tecnologia audio spaziale basata su oggetti di Sony. Oltre a una disposizione degli altoparlanti ottimizzata, anche i singoli sedili avranno la propria configurazione.
L’immagine tramite gli schermi Sony Panoramic estende il cruscotto da un lato all’altro dell’auto, mentre anche i passeggeri posteriori ottengono il proprio schermo issato sul retro dei sedili anteriori. Questi sono controllati da un touchscreen, ma possono anche essere collegati a un controller DualShock per i giochi in movimento.
La società ha molti contenuti a che fare con film, musica e giochi e Kawanishi afferma che “deve utilizzare quel contenuto e quella tecnologia nel veicolo”. Per fare questo, continua, l’azienda deve “capire l’opportunità e costruire il giusto sistema di cabine”.
La Vision-S arriverà mai alla produzione?