lunedì, Settembre 16, 2024

“Somebody That I Used to Know” di Gotye e Kimbra: la storia dietro la canzone che parla del difficile processo di separazione.

Il successo di “Somebody That I Used to Know” di Gotye e Kimbra: storia, significato e rotture
Lasciarsi andare non è mai facile, soprattutto quando, alla fine di una relazione, ciascuno dei due incolpa l’altro. Tornano alla mente le parole di Don Henley e della sua Long Way Home, quando l’iconica voce degli Eagles cantava: “ci sono tre versioni di ogni storia, la mia, la tua e la gelida verità”. Nella celebre Somebody That I Used To Know di Gotye e Kimbra, canzone dal successo incredibile nel 2012/2013 di cui oggi cercheremo di raccontarvi la storia e il significato, il senso è un po’ quello.

LA STORIA DI “SOMEBODY THAT I USED TO KNOW” DI GOTYE E KIMBRA
La storia di Somebody That I Used To Know inizia nel fienile dei genitori di Gotye, nella penisola di Mornington, a sud-est di Melbourne, dove il musicista di origine belga ha registrato e prodotto il suo terzo album, Making Mirrors. Gotye, il cui vero nome è Wouter De Backer, ha scritto la canzone ispirandosi alle sue esperienze personali, in particolare a una ex ragazza con cui aveva avuto una rottura difficile e disordinata.

“C’è una ex ragazza che conosco”, confesserà in seguito a Rolling Stone Australia. “Non è stata una brutta rottura, ma è stata disordinata, nel senso che ci siamo fatti del male più del necessario, perché non è stata una rottura netta. Credo che sia di questo che parla il ritornello. Entrambi abbiamo capito che dovevamo andare avanti e da allora non ci siamo più visti”.

È interessante raccontare che Gotye non ha iniziato a scrivere la canzone pensando ad un duetto. Tuttavia, dopo aver terminato la prima strofa, si è reso conto che il suo personaggio non aveva nient’altro da dire. Si è reso conto, insomma, che ci volesse un contraltare: qualcuno che raccontasse l’altro punto di vista, quello della ragazza.

ALLA RICERCA DELLA VOCE PERFETTA
Il cantante comincia così una ricerca spasmodica di una voce femminile alla quale affidare la seconda strofa. Gotye racconterà in seguito di aver preso accordi con “un’artista di grande rilievo”, che però la sera prima della session di registrazione deciderà di abbandonare il progetto.

“L’ho incontrata a un festival mesi dopo il successo della canzone – racconterà Gotye, senza mai svelare il nome della cantante in questione – e lei ha detto: ‘Forse è stato un errore non essere venuta’”. Beh, probabilmente si.

Gotye passa ben cinque mesi a cercare la voce giusta per la canzone, provando anche con la sua ragazza, la cantautrice australiana Tash Parker, ma la sua voce non si sposava bene con le sonorità della canzone. Poi, per puro caso, ascolta un album chiamato Vows, di una giovane debuttante dal nome Kimbra. Appare chiaro fin da subito che sta per succedere qualcosa: le due voci si fondono perfettamente, creando il contrasto emotivo e armonico che tutti noi conosciamo.

DAL PUNTO DI VISTA MUSICALE: TRA BONFÀ E MILLA PICCOLO CAGNETTO
Dal punto di vista musicale, la canzone campiona la parte di chitarra acustica del brano Seville del musicista brasiliano Luiz Bonfá, tratto dalla colonna sonora del film Orfeo Negro del 1959. Bonfà è morto nel 2001, ma Gotye decide comunque di riconoscere un generoso 45% delle royalties della composizione ai suoi…

ARTICOLI COLLEGATI:

ULTIMI ARTICOLI: