domenica, Dicembre 22, 2024

Ruolo centrale delle telecomunicazioni nell’intelligenza artificiale

LA FILIERA DELLE TELECOMUNICAZIONI E IL RUOLO DELL’Intelligenza Artificiale

La filiera delle telecomunicazioni ha un ruolo “centrale” nello sviluppo e nella diffusione dell’intelligenza artificiale nel sistema produttivo nazionale, con effetti sull’organizzazione del lavoro e sulle competenze delle persone che lavorano in questo ambito. Questo il concetto su cui ha insistito Massimo Sarmi, presidente di Assotelecomunicazioni-Asstel nel corso dell’audizione svoltasi presso la X Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati sul tema dell’intelligenza artificiale.

“SVILUPPATRICI” E “UTILIZZATRICI” DI TECNOLOGIE AI

In realtà, ha puntualizzato Sarmi, queste imprese avranno un “doppio ruolo” centrale. “Da un lato – ha chiarito – saranno le sviluppatrici di tecnologie e piattaforme abilitanti per sistemi basati su AI in molte filiere industriali: diffusione banda larga, reti a bassa latenza, piattaforme cloud, piattaforme Edge computing, IoT, tutti abilitatori dello sviluppo delle soluzioni di Big data, a loro volta essenziali per l’AI. Dall’altro saranno, e già sono, utilizzatrici delle tecnologie di AI per migliorare i propri processi interni al fine di configurare, sviluppare e manutenere reti e sistemi e migliorare l’interazione con i clienti.

IL RUOLO CENTRALE DEL REGOLATORE EUROPEO E NAZIONALE

“La declinazione del quadro descritto – ha continuato il presidente Sarmi – dipenderà in gran parte dal contesto normativo che si sta delineando in sede europea e dalla sua attuazione a livello nazionale. Qualunque regolamentazione dovrà essere orientata da un approccio basato sul rischio effettivo. In questo senso l’auspicio è che i sistemi di AI utilizzati dagli operatori di comunicazione elettronica per migliorare le prestazioni e la stabilità delle reti non siano considerati alla stregua dei sistemi di AI ad alto rischio.

PREPARARE I LEADER DELLE TLC ALL’ERA DELL’AI

Sostenere l’adozione e le competenze dell’intelligenza artificiale generativa (AI) nel settore delle telecomunicazioni, attraverso il lancio del programma di formazione AI di Gsma Advance e della sfida e del programma Generative AI di Gsma Foundry. È l’obiettivo della nuova collaborazione siglata fra Ibm e Gsma, il cui programma di formazione AI, primo di una nuova serie di corsi del filone Gsma Advance, mira a preparare i leader delle telecomunicazioni all’era dell’intelligenza artificiale e a colmare le lacune di competenze nel settore delle telecomunicazioni, dotando i membri di competenze e conoscenze per sfruttare efficacemente le tecnologie Gen AI utilizzando Watsonx, la piattaforma AI e di dati di Ibm con assistenti AI.

LEZIONI NELLE SEDI IBM IN CINQUE LOCALITA DEL MONDO E FORMAZIONE ONLINE MULTILINGUE

Il programma di formazione coprirà una vasta gamma di argomenti, dai principi fondamentali dell’AI alle applicazioni specializzate di Gen AI nelle telecomunicazioni. Per garantire che un ampio spettro di partecipanti possa trarne vantaggio, le sessioni di formazione AI di Gsma Advance si svolgeranno negli uffici Ibm in cinque località in tutto il mondo nel 2024, tra cui Dubai, Londra, Messico, New York e Seoul, e sarà disponibile un programma di formazione online in più lingue. Una versione digitale del programma sarà disponibile per affrontare sia la strategia aziendale che i fondamenti tecnologici dell’AI Generativa. Questo programma sfrutterà Ibm Watsonx per fornire una formazione pratica progettata per dotare architetti e sviluppatori di conoscenze pratiche approfondite su Gen AI.

ESPLORARE CASI D’USO INNOVATIVI

WatsonX avrà lo scopo di aiutare gli operatori del settore delle telecomunicazioni a esplorare casi d’uso innovativi specifici del settore dell’intelligenza artificiale generativa, consentendo ai membri di migliorare la leadership in termini di costi, la crescita dei ricavi e migliorare l’esperienza del cliente. Nell’ambito della collaborazione in corso, Gsma Foundry e Ibm guideranno una serie di programmi e sfide del settore Gen AI per indagare l’uso dell’intelligenza artificiale generativa in varie aree funzionali di un fornitore di telecomunicazioni.

DEMOCRATIZZARE L’AI

“L’intelligenza artificiale offre all’industria delle telecomunicazioni, e alle società che serve, enormi opportunità per lanciare nuovi servizi, migliorare la connettività e l’esperienza del cliente. Nel complesso, si stima che l’intelligenza artificiale potrebbe contribuire con 15,7 trilioni di dollari all’economia globale entro il 2030 – afferma Alex Sinclair, Chief Technology Officer presso la Gsma -. Tuttavia, è fondamentale che l’intelligenza artificiale venga democratizzata per garantire che tutte le parti del settore della connettività e i loro clienti, ovunque si trovino nel mondo, ne traggano vantaggio. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale garantire agli operatori l’accesso agli strumenti e alle conoscenze dell’IA, insieme alle competenze, all’accesso e alla formazione necessari”.

“In qualità di leader mondiale nell’intelligenza artificiale per le aziende, Ibm fornirà un supporto fondamentale a questa formazione per il settore delle telecomunicazioni attraverso la collaborazione con Gsma”, aggiunge Stephen Rose, GM, Global Industries di Ibm. “L’intelligenza artificiale generativa può creare enormi opportunità per i fornitori di servizi di comunicazione che cercano di ottimizzare i processi attuali e, come la Gsma, il nostro obiettivo è offrire questa Tecnologia all’interno del settore, cosa che stiamo rendendo possibile attraverso Watsonx.”

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