venerdì, Novembre 15, 2024

Raspberry Pi Connect: gestione remota sicura e semplice

**NUOVO Software RASPBERRY PI CONNECT PER L’ACCESSO REMOTO**

Sono tante le situazioni in cui risulta necessario **accedere da remoto** all’interfaccia dei *single-board computer* Raspberry Pi. Esistono ovviamente diversi strumenti e tecnologie per **gestire a distanza** una Raspberry Pi. La fondazione, nata nel 2009, ha presentato oggi **Raspberry Pi Connect**, un software che si propone come *tool* sicuro e facile da usare.

Gli strumenti esistenti per attivare una sessione di **desktop remoto** con le schede Raspberry Pi sono piuttosto complessi da configurare, soprattutto quando si tenta l’accesso da una rete locale diversa da quella in cui si trova il dispositivo da amministrare.

**COS’È E COME FUNZIONA RASPBERRY PI CONNECT**

Il requisito Bookworm impone la necessità di usare una scheda Raspberry Pi 5, Raspberry Pi 4 o Raspberry Pi 400. Utilizzando uno di questi **modelli**, si può aprire una finestra del terminale e inserire i seguenti comandi:

“`
sudo apt update
sudo apt upgrade
sudo apt install rpi-connect
“`

Il **vantaggio** principale di Raspberry Pi Connect è che la connessione avviene tramite **Browser Web**: per collegarsi dal client, non è necessario servirsi di alcun software particolare. Basta semplicemente usare il programma con cui “si naviga” abitualmente. Per iniziare a usare Raspberry Pi Connect, è sufficiente effettuare una registrazione da questa pagina.

**PROTOCOLO WEBRTC PER STABILIRE UNA CONNESSIONE DIRETTA TRA DISPOSITIVI REMOTI**

L’approccio seguito dagli sviluppatori di Raspberry Pi Connect, segue il concetto “*funziona e basta*“: non sono necessarie particolari competenze tecniche per utilizzare lo strumento appena presentato dalla fondazione.

Dopo aver installato il programma Raspberry Pi Connect lato server con il comando `sudo apt install rpi-connect`, nella barra delle applicazioni del sistema operativo – in alto a destra – compare una nuova **icona**. Cliccando su *Accedi*, è possibile **predisporre la connessione**.

Il collegamento tra browser Web su un dispositivo remoto e Raspberry Pi Connect, in esecuzione sul *single-board computer*, è stabilito utilizzando il protocollo **WebRTC**. Si tratta della stessa Tecnologia di comunicazione in tempo reale che è alla base dei client per Zoom, Slack, Microsoft Teams e Google Meet.

Il daemon Linux chiamato `rpi-connect`, sviluppato per il sistema operativo Raspberry Pi, resta in ascolto delle **richieste di connessione in arrivo** ed è responsabile della negoziazione della migliore connessione possibile (latenza più bassa). A fare da intermediario sono i server messi a disposizione dalla fondazione Raspberry Pi: una volta stabilito il collegamento, il traffico non passa più attraverso i **server cloud**.

Se per qualsiasi motivo non fosse possibile stabilire una connessione diretta tra browser remoto e dispositivo Raspberry Pi, `rpi-connect` e browser Web possono inoltrare in modo sicuro il traffico attraverso i server Raspberry Pi, crittografandolo con il protocollo **DTLS** (*Datagram Transport Layer Security*).

**L’IDEA È DI MANTENERE GRATUITI I SERVER RELAY DI RASPBERRY PI CONNECT**

Gli sviluppatori di Raspberry Pi Connect spiegano che al momento il servizio di connessione remota poggia su un solo **relay server**, fisicamente situato nel Regno Unito. Nel caso in cui `rpi-connect` decidesse di far transitare il traffico attraverso tale server, la **latenza** potrebbe essere piuttosto elevata. Passando il puntatore del mouse sull’icona del lucchetto, è possibile verificare l’utilizzo o meno del relay server.

L’intenzione di Raspberry Pi è mantenere **gratuito** il servizio di **connessione remota**, senza limiti sul numero di dispositivi. La fondazione fa comunque presente che monitorerà l’utilizzo della banda di rete per verificare come trattare le richieste di connessione in futuro.

Raspberry Pi Connect è al momento in versione beta: il software potrebbe quindi essere potenzialmente instabile e presentare qualche bug.

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