Mentre abbiamo già visto cerotti usurati dalla pelle in grado di rilevare singole sostanze nel flusso sanguigno, uno nuovo va molto oltre. Misura contemporaneamente glucosio, alcol e lattato e potrebbe avere molteplici applicazioni.
Progettato da un team di ingegneri dell’Università della California-San Diego, e basandosi su ricerche precedenti , il prototipo di un dispositivo a forma di moneta spessa è costituito da due sezioni collegate.
Sul fondo c’è una serie usa e getta di microaghi, ognuno dei quali misura circa un quinto della larghezza di un capello umano. Quando l’intero dispositivo viene premuto sulla pelle, quegli aghi penetrano indolore negli strati superiori della pelle, entrando in contatto con il liquido interstiziale che circonda le cellule della pelle. Le concentrazioni di sostanze chimiche all’interno di quel fluido corrispondono a quelle nel sangue.
Sulla parte superiore c’è una custodia riutilizzabile che include l’elettronica, tra cui la batteria, i sensori elettrici, un microprocessore e un modulo Bluetooth. Quel caso e l’array di microneedle rimangono quasi sempre uniti, tranne quando un array usato viene rimosso e sostituito con uno nuovo.
Ci sono enzimi sulla punta dei microaghi, ma non tutti gli aghi hanno gli stessi enzimi: alcuni reagiscono con il glucosio nel liquido interstiziale, mentre altri reagiscono con alcol e lattato. In tutti i casi, la reazione produce una piccola corrente elettrica, la cui intensità varia con il livello della sostanza chimica rilevata all’interno del fluido interstiziale.
Pertanto, analizzando quali aghi stanno trasmettendo una corrente elettrica – e con quale intensità – è possibile determinare la quantità di glucosio, alcol e lattato attualmente presenti nel flusso sanguigno. Queste informazioni vengono trasmesse in modalità wireless a un’app su uno smartphone, dove vengono visualizzate sullo schermo.
La capacità di misurare il glucosio sarebbe sicuramente utile ai diabetici, mentre la misurazione dell’alcol nel sangue in tempo reale potrebbe fornire agli utenti un mezzo oggettivo per sapere se hanno bevuto troppo. Inoltre, i diabetici potrebbero controllare entrambe le letture, poiché il consumo di alcol abbassa i livelli di glucosio.
Il monitoraggio del lattato, nel frattempo, potrebbe aiutare gli atleti a sapere quanto affaticamento muscolare stanno vivendo. E ancora, le informazioni potrebbero essere utili anche ai diabetici, poiché l’attività fisica influisce sulla capacità dell’organismo di regolare il glucosio.
In un test della tecnologia, cinque volontari hanno indossato il dispositivo sulla parte superiore del braccio mentre mangiavano, bevevano un bicchiere di vino e facevano esercizio. È stato riscontrato che le sue letture di glucosio, alcol e lattato corrispondono strettamente a quelle ottenute rispettivamente da un monitor della glicemia commerciale, un etilometro e misurazioni del lattato nel sangue basate su laboratorio.
“Stiamo iniziando da un punto davvero buono con questa tecnologia in termini di validità clinica e rilevanza”, ha affermato il Prof. Patrick Mercier, co-autore corrispondente di un articolo sulla ricerca. “Questo abbassa le barriere alla traduzione clinica”.
Il dispositivo è ora commercializzato dalla società spin-off della UC San Diego AquilX.