giovedì, Dicembre 19, 2024

Princess Peach: Showtime! Recensione, quando la principessa si salva da sola

**Il mondo della Principessa del Regno dei Funghi**

Il mondo di una principessa non è solo rose e fiori, letteralmente. La **Principessa del Regno dei Funghi**, che ormai ben più di trent’anni fa era stata stereotipicamente concepita come la classica “**damsel in distress**” che deve essere salvata dall’eroe (o meglio, dall’idraulico) di turno, **ci ha impiegato davvero parecchio tempo a smarcarsi da questo ruolo**. Ruolo che, come ben sappiamo, è toccato a parecchie altre donzelle, e che in maniera altrettanto prolungata ha dovuto attendere a lungo prima di essere rivalutato in maniera autonoma. Ma questa è un’altra storia. Se nel 2005 usciva in sordina, ed è rimasto in un angolo, il primo titolo dedicato a Peach, ora arriva **Princess Peach: Showtime!**, il platform chiaramente made in Nintendo che abbiamo testato sulla sua console portatile e ci ha accompagnato in un’avventura morbida e colorata.

**Princess Peach: Showtime!, riflettori puntati sulla principessa**

Con questo titolo, si cerca dunque di **creare un universo inedito e parallelo** a quello del Regno dei Funghi, eliminando di conseguenza i nemici classici di Super Mario e riducendo la presenza dei Toad. Un intento riuscito? Solo a metà. La realizzazione del nuovo immaginario è graficamente ben riuscita, non che avessimo dei dubbi in merito, ma **la contestualizzazione degli abitanti del Teatro e i nemici li rende piuttosto anonimi** e non troppo distinguibili dai precedenti lavori dell’universo di Super Mario.

**Cinquanta sfumature di Peach**

Entrando nel merito del **gameplay**, siamo di fronte alla stessa situazione del contesto: semplicità quasi estrema nei controlli. Esclusi alcuni sporadici step dove servono **i pulsanti dorsali** per mettere in posa Peach sotto i riflettori (e ottenendo oggetti e passaggi segreti), l’azione si fonda solo su due tasti.

**Performance estetiche e tecniche (quasi) al top**

**Non possiamo certo lamentarci troppo delle performance del motore di gioco**, sia in termini di Grafica che di risposta dello stesso. Le animazioni sono ottimamente curate nel dettaglio e la grafica è come sempre coloratissima e morbida, oltre ad **alcune inquadrature che variano da scenario a scenario**. Anche all’interno degli stessi, la regia offre Zoom e angolazioni sempre diversi per cercare di **restituirci un risultato quasi cinematografico**. Scelte che a volte però incontrano i limiti imposti dalla console.

**Princess Peach: Showtime!, la nostra recensione del platform su Nintendo Switch**

Princess Peach: Showtime! è una nuova IP del mondo di Super Mario che punta parecchio sulla scenografia, con parecchi dialoghi e guida a questo nuovo spaccato dell’universo Nintendo. **Peccato per la longevità risicata e per quel framerate ballerino** che non ci consente di godere appieno degli sforzi estetici del team. In buona sostanza, se Nintendo voleva regalarci un titolo particolarmente mainstream e fin troppo accessibile, ci è riuscito di sicuro. Chiudiamo con una provocazione finale. **Un titolo poco corposo, con una Peach che spesso si mette in mostra come una diva** sotto i riflettori, diverso dagli altri lavori del mondo di Mario. Una scelta casuale, quella di usare un linguaggio “leggero”, per una protagonista femminile che non aveva un suo titolo da vent’anni? **Non si meritava qualcosa di più** di un platform dove, di fatto, cambia abiti, e ha poche azioni da compiere? Stentiamo a credere che Mario, Luigi e Toad, per citarne alcuni, vedrebbero lo stesso tipo di contenuto, ma magari avremo modo di ricrederci. Intanto, dobbiamo assistere allo “showtime” di Peach e a null’altro.

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