**PENNY’S BIG BREAKAWAY: VECCHIO STILE, SOLITO DIVERTIMENTO**
Un concept facile e immediato, come anticipato, e che evidentemente ruba a piene mani lo stile dei primi platform 3D, e per certi aspetti, grafici e tecnici, sembra uno di quei giochi anni Novanta. Non dobbiamo fare altro che completare ogni livello, tentando di raccogliere tutti i bulloni e completando le richieste della popolazione del regno.
**SENZA CONTROLLER SEI PERDUTO**
L’elemento più interessante di Penny’s Big Breakaway è dettato dal suo sistema di controllo, basato interamente sull’utilizzo del twin stick, nonostante sia pensato per PC. Attraverso lo stick potremo muovere il nostro yo-yo verso tutte le direzioni, saltare, fluttuare ed eseguire movimenti velocissimi e soddisfacenti. Anche se non del tutto.
**UNA Grafica D’ALTRI TEMPI**
Migliori i risultati invece nel comparto grafico, dove i colori sono davvero sgargianti e la creatività la fa da padrona. Per alcuni aspetti, e per i giocatori più giovani, l’estetica di Penny’s Big Breakaway potrebbe sembrare quasi anacronistica, se non volutamente antiestetica. Per i gamer d’antan invece, tutt’altra storia: non può che ricordare i titoli di trent’anni or sono. Seppur con qualche pecca.
**LA RECENSIONE DI PENNY’S BIG BREAKAWAY**
Con meno di dieci ore di longevità di questo platform indie, Penny’s Big Breakaway è comunque un buon platform che ci regala qualche momento di gioia, e per i più datati anche momenti di nostalgia anacronistica, a fronte di un titolo che ha tutto il sapore dei platform di un tempo. Non impeccabile purtroppo il comparto tecnico e le performance del motore di gioco, sia in termini di caricamento, sia nella risposta ai nostri input. Nonostante questo, si tratta di un gioco abbordabile, dove la vince la grafica, ma non è di certo uno dei migliori risultati compiuti nel settore platform degli ultimi tempi, soprattutto nel comparto della produzione indipendente.