sabato, Dicembre 21, 2024

Opera contesta la CE: con Edge, Microsoft viola il DMA

Opera CONTRO LA DECISIONE DELLA CE: EDGE VIOLA IL DMA

A febbraio la Commissione Europea ha comunicato che alcuni prodotti di Microsoft non sarebbero stati considerati dei GATEKEEPER ai sensi del Digital Markets Act ora in vigore. Tra quelli esclusi figura anche il Browser EDGE, e a tal proposito c’è una nota azienda che vorrebbe che la CE annullasse la sua disposizione.

OPERA Software CRITICA LA DECISIONE

Opera Software, l’azienda che sviluppa e distribuisce il browser gratuito disponibile anche su PC Windows, ha pubblicato un comunicato stampa in cui viene messa in discussione la decisione della Commissione Europea. Alla base dell’obiezione c’è la modalità con cui Microsoft gestisce il suo sistema operativo, che rende difficile per i consumatori impostare un browser di terze parti come opzione predefinita.

La richiesta di Opera andrà a buon fine? Non resta che attendere una risposta della Commissione Europea.

OPERA CHIUDE LA TOP 5 DEI BROWSER PIÙ UTILIZZATI

Secondo i numeri condivisi da Statcounter (via NeoWin), ad oggi il browser web più utilizzato è Google Chrome, che detiene quasi il 65% del mercato. Seguono poi Edge con il 13%, Safari con l’8,99% (l’unico della Top 5 ad essere una esclusiva dei dispositivi Apple), Mozilla Firefox con il 6,5% e, infine, Opera con il 3%.

IMPORTANZA DEI NUMERI DI UTILIZZO

Non bisogna però tenere eccessivamente conto dei tassi di adozione, perché Opera, ma anche Firefox e l’assente Brave, sono molto apprezzati dagli utenti per la loro versatilità e anche per le diverse funzionalità legate alla privacy e alla Sicurezza. Google Chrome, che domina incontrastato il mercato, viene invece spesso criticato per via della sua pesantezza, che spesso va ad intaccare le prestazioni dei computer (soprattutto quelli con poca RAM).

CONCLUSIONE

Opera Software si batte per l’equità nel mercato dei browser, criticando la decisione della CE riguardo a Microsoft Edge e chiedendo un riesame della situazione. Questo episodio mette in risalto l’importanza della concorrenza e della diversità nel settore dei browser, offrendo agli utenti più opzioni e una maggiore libertà di scelta. Resta da vedere come si evolverà questa controversia e se la CE terrà conto delle obiezioni sollevate da Opera Software.

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