OPENAI UTILIZZA Video DI Youtube PER ADDESTRARE GPT-4: UNA SCELTA CONTROVERSA
Nel mondo dell’Intelligenza Artificiale, la carenza di dati di addestramento di alta qualità rappresenta una sfida crescente. OpenAI ha scelto di affrontare questo ostacolo in modo controverso, utilizzando oltre un milione di ore di video di YouTube per addestrare il suo modello linguistico GPT-4. Questa decisione solleva interrogativi legali e etici, soprattutto riguardo al copyright e alle politiche di utilizzo di YouTube.
ESUARITO IL 2021, OPENAI SCEGLIE I VIDEO DI YOUTUBE
La portavoce Lindsay Held ha affermato che OpenAI cura set di dati “unici” per ciascun modello, utilizzando numerose fonti tra cui dati disponibili al pubblico e partnership per dati non pubblici. Tuttavia, l’articolo rivela che OpenAI aveva esaurito le scorte di dati utili nel 2021, spingendola a valutare l’opzione di trascrivere video di YouTube insieme ad altre risorse come codice di Github e contenuti di Quizlet.
Google E LA RACCOLTA DI TRASCRIZIONI DA YOUTUBE
Google ha commentato dicendo di aver visto report non confermati riguardo l’addestramento di GPT-4 su YouTube. Inoltre, ha chiarito che per addestrare il suo modello AI Gemini, ha raccolto trascrizioni da YouTube in conformità con gli accordi con i creator, vietando lo scraping o il download non autorizzato di contenuti.
LA SFIDA DEL RISPETTO DEI DIRITTI D’AUTORE
La scelta di OpenAI di utilizzare video di YouTube per addestrare il suo modello GPT-4 pone l’accento sulla gestione dei diritti d’autore e delle politiche di utilizzo dei contenuti digitali. Mentre le aziende di intelligenza artificiale cercano soluzioni per affrontare la carenza di dati di addestramento, è fondamentale trovare un equilibrio tra l’utilizzo delle risorse disponibili e il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e della privacy.
CONCLUSIONE: IL DIBATTITO SULL’UTILIZZO DI CONTENUTI YOUTUBE PER L’IA
In conclusione, l’uso di video di YouTube per addestrare modelli AI solleva questioni legali e morali che richiedono un’attenzione particolare. Mentre OpenAI sostiene di aver agito correttamente, è importante continuare il dibattito sull’etica e la legalità nell’utilizzo di contenuti digitali per fini di intelligenza artificiale. La discussione su come equilibrare l’innovazione tecnologica con il rispetto dei diritti e della proprietà intellettuale sarà al centro dell’attenzione nei prossimi anni.