ALLUNAGGIO DI SUCCESSO PER ODYSSEUS
Odysseus, il lander Nova-C sviluppato dall’azienda privata Intuitive Machines, ce l’ha fatta: è atterrato nelle vicinanze del polo sud della Luna nei primi minuti del 23 febbraio, segnando il ritorno degli Stati Uniti sul nostro satellite per la prima volta dopo l’ultima missione Apollo del 1972. Non solo, Intuitive Machines è la prima azienda privata a riuscire nell’impresa di portare con successo un velivolo sulla superficie della Luna. Una missione, sponsorizzata in parte della NASA con il programma Commercial Lunar Payload Services, che nelle sue ultime fasi ha tenuto tutti con il fiato sospeso.
DECISIONE INASPETTATA
In preparazione della manovra di correzione della traiettoria per iniziare la discesa, gli ingegneri di Intuitive Machines si sono accorti che i sensori del sistema di navigazione di Odysseus non erano operativi. Da qui la decisione, senza precedenti, di preparare e installare un aggiornamento Software all’ultimo minuto per agganciare il sistema di navigazione ad uno degli esperimenti trasportati da Odysseus: il Navigation Doppler Lidar realizzato dalla NASA, che da prototipo è stato promosso a strumento principale per la discesa. Un azzardo.
MOMENTI DI TENSIONE
Da qui è filato via tutto liscio o quasi: Odysseus era programmato per effettuare l’allunaggio in completa autonomia, sfruttando i dati raccolti dai sensori per correggere assetto, velocità e persino luogo dell’atterraggio. La telemetria ha mostrato una discesa da manuale. Poi di nuovo un brivido: le fasi finali prevedevano un silenzio radio fino al completamento dell’allunaggio, dopo il quale Odysseus avrebbe dovuto orientare le sue antenne verso la Terra per segnalare il suo stato. Intuitive Machines prevedeva una finestra da pochi secondi ad un paio di minuti per la ripresa delle comunicazioni, ma dopo 5 minuti senza un segnale si è cominciato a temere il peggio. Gli ultimi dati mostravano però che il lander aveva iniziato la fase finale dell’allunaggio entro i parametri, e si è subito pensato ad un problema di comunicazione. Dopo 10 minuti circa il sollievo: la stazione base del Regno Unito è riuscita a cogliere il segnale di Odysseus, debole è vero, ma la testimonianza che il lander ce l’aveva fatta.
SUCCESSO FINALE
Nel corso della nottata, gli ingegneri di Intuitive Machines sono riusciti a risolvere i problemi di comunicazione e hanno stabilito con certezza che Odysseus è atterrato “in piedi” ed è iniziato il download delle prime Immagini ad alta risoluzione.
LA NUOVA ERA SPAZIALE
La missione, nome in codice IM-1, apre una nuova fase dell’esplorazione spaziale. Intuitive Machines si pone come un service commerciale in grado di trasportare carichi sulla Luna, a disposizione di istituzioni pubbliche e di privati. Uno dei principali clienti è chiaramente la NASA, che ha appaltato a Intuitive Machines il trasporto di esperimenti funzionali al programma Artemis. Una scommessa quella dell’agenzia spaziale statunitense che sta ora dando i suoi frutti, dopo il fallimento lo scorso mese della prima missione Peregrine di Astrobotic, altra azienda selezionata dal CLPS. Lo schema, del resto, è lo stesso che ha portato la NASA a tornare a essere in grado di raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale grazie ai privati, con il Commercial Crew Program, e che ha fatto decollare, in tutti i sensi, SpaceX, che con il suo Falcon 9 ha il primato di lanci nello spazio.