**LA STORIA DI NVIDIA: DA UN DINER AL VERTICE DELLA BORSA (ANNO DI FONDAZIONE)**
Nel lontano 1993, la storia di Nvidia ha inizio in modo insospettabile, in un diner Denny’s di San Jose, California. Qui i tre fondatori – Jensen Huang, Chris Malachowsky e Curtis Priem – si incontrano per discutere l’idea di creare una GPU (Graphics Processing Unit) dedicata al gaming 3D. Huang, un laureato a Stanford e già esperto designer di chip per AMD e LSI Logic, aveva intuito che il futuro risiedeva nelle schede grafiche capaci di portare il gaming tridimensionale ad un livello superiore. Insieme ai suoi talentuosi colleghi, Malachowsky e Priem, decide di dar vita a Nvidia. Il nome deriva da “invidia” in latino, con NV che sta per “Next Vision”. L’obiettivo era chiaro: fare il passo successivo verso il futuro dei chip.
**I PRIMI SUCCESSI CON LE GPU PER IL GAMING**
Dopo aver raccolto 10 milioni di dollari da investitori di Venture Capital, nel 1995 Nvidia lancia la sua prima GPU, la NV1. Non un successo clamoroso, ma il chip successivo, il RIVA 128 del 1997, inizia a far conoscere al mondo questo nuovo nome. Ma è nel 1999 che Nvidia mette a segno la svolta con la GPU GeForce 256, la prima capace di accelerare realmente la Grafica 3D. Questo successo porta l’azienda a debuttare in Borsa proprio sulla soglia del nuovo millennio, portando Nvidia a diventare un punto di riferimento nel settore delle schede grafiche per PC e console. Le partnership con Microsoft per la Xbox e l’acquisizione della rivale 3dfx nel 2000 per 112 milioni di dollari consolidano la posizione di Nvidia come leader indiscusso nel settore, con le GPU GeForce a diventare lo standard de facto per il gaming, grazie a costanti innovazioni come shader programmabili e ray tracing in tempo reale.
**LA SCOMMESSA SULL’Intelligenza Artificiale**
La vera svolta per Nvidia giunge nel 2010, quando Huang intuisce che le GPU, grazie alla loro architettura parallela, sono perfette per accelerare gli algoritmi di deep learning alla base dell’intelligenza artificiale. Inizia così lo sviluppo di chip e Software dedicati all’IA, tra cui la piattaforma CUDA che permette di sfruttare le GPU per il calcolo generale. Una scommessa visionaria che si rivelerà un successo straordinario, visto che nel 2012 il boom del deep learning fa esplodere l’AI, e Nvidia è pronta ad approfittarne. I processori A100 e H100 diventano fondamentali per l’AI generativa, portando le azioni di Nvidia a crescere notevolmente, fino a raggiungere una capitalizzazione di oltre 1000 miliardi di dollari, un traguardo che poche altre società hanno raggiunto nella storia.
**IL CROLLO IN BORSA: COME CONTINUERÀ LA STORIA DI NVIDIA**
Dopo aver raggiunto picchi impressionanti in Borsa, Nvidia ha recentemente perso circa 500 miliardi di dollari. Una delle possibili ragioni di questo crollo potrebbe essere la scelta del CEO Jensen Huang di vendere azioni per circa 95 milioni di dollari, un gesto che potrebbe aver generato incertezza tra gli investitori sul futuro dell’azienda. Inoltre, il settore dei semiconduttori ha subito una perdita fino al 7%, indicando una possibile bolla speculativa nel mercato dell’AI generativa. Nvidia potrebbe quindi pagare il prezzo di promesse non ancora mantenute, ma al momento il valore dell’azienda si attesta ancora sopra i tremila miliardi di dollari, permettendole di affrontare questa fase di incertezza con una certa solidità. La storia di Nvidia, da un diner della Silicon Valley al vertice della Borsa, continua a essere ricca di spunti e di sfide, mostrando la resilienza e la capacità di adattamento di un’azienda che ha saputo cavalcare le onde del cambiamento tecnologico con successo.