Nintendo DENUNCIA YUZU PER PIRATERIA
Nintendo ha denunciato Yuzu, sviluppatore dell’omonimo emulatore per Nintendo Switch, insistendo sul fatto che Yuzi “faciliti” la pirateria dei suoi Videogiochi e non solo. Yuzu è un emulatore che prevede che siano gli utenti a dover fornire il BIOS di una Nintendo Switch modificata o comunque venirne in possesso per canali autonomi rispetto a Yuzu.
IL RUOLO DI YUZU NELLA PIRATERIA
Eppure, sul suo server Discord, gli utenti commentano e si confrontano sui videogiochi da piratare e sul suo sito ufficiale dà notizia di quali videogiochi sono stati verificati come compatibili con Yuzu. Nintendo sostiene che Yuzu fornisce guide dettagliate su come far funzionare l’emulatore, basando la sua accusa sul fatto che Yuzu è “principalmente disegnato” per eludere i sistemi di verifica e di controllo previsti per evitare l’esecuzione di Software non autorizzato.
LA POSSIBILE DIFESA DI YUZU
Esistono vari punti a sostegno della difesa di un emulatore. Yuzu potrebbe elencare le applicazioni legittime che non violano alcun diritto d’autore e che vengono usate su Nintendo Switch tramite la sua applicazione. Inoltre, Yuzu può puntare sugli “usi legittimi” previsti dalla legge sul diritto d’autore negli Stati Uniti, come ad esempio garantire dispositivi di input diversi per accedere ai videogiochi per le persone disabili.
IL COMMENTO DELL’ANALISTA
Mak Methenitis, analista e avvocato, sostiene che Nintendo potrebbe faticare a contrastare gli usi legittimi come l’accessibilità. Esiste anche la possibilità che la sola accusa di Nintendo possa far desistere Yuzu, che è un’azienda molto più piccola e con meno risorse da investire in una causa legale.
IL CASO DI DOLPHIN E VALVE SOFTWARE
Di recente, l’emulatore di GameCube e Wii Dolphin non è stato pubblicato su Steam dopo che Nintendo ha inviato una lettera a Valve Software contestando la presenza dell’emulatore su Steam prima ancora che venisse pubblicato. Valve, nel dubbio, ha preferito non permettere la pubblicazione. Con Yuzu potrebbe essere lo stesso.
In conclusione, la questione tra Nintendo e Yuzu solleva interrogativi sul confine tra uso legittimo di emulatori e pirateria, e su come le aziende cercano di proteggere i propri interessi e diritti di proprietà intellettuale in un’era digitale in continua evoluzione. La vicenda potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro degli emulatori e sulla tutela della proprietà intellettuale nel settore dei videogiochi.