martedì, Novembre 19, 2024

MLB The Show 24: Il miglior videogioco sportivo attualmente in circolazione – Recensione

MLB THE SHOW 24: IL GIOCO DI BASEBALL PIÙ AMATO AL MONDO

La recensione di MLB The Show 2024

Al mondo ci sono due tipi di persone: quelle che il baseball lo amano e quelli che semplicemente non lo capiscono. Impossibile conoscere le regole del gioco e non appassionarsi a quello che viene definito l’America’s favorite pastime. In Europa, purtroppo, lo sport non è così diffuso, e di conseguenza anche il suo videogioco di riferimento fatica ad affermarsi. Nonostante ciò la saga MLB The Show è a mani basse il miglior franchise sportivo attualmente in circolazione, e con la recente uscita di MLB The Show 24 – oggetto di questa nostra recensione – le gerarchie non sembrano cambiare.

Andiamo quindi a vedere, in questa nostra recensione, come ci è sembrato MLB The Show 24, disponibile da oggi su PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch e Xbox One e Xbox Series X|S (anche su Game Pass).

LA RECENSIONE DI MLB THE SHOW 2024

Come sempre quando si tratta di un nuovo capitolo di un videogioco sportivo, ci era sorti alcuni dubbi: sarà l’ennesimo aggiornamento squadre? Varrà davvero la pena disinstallare il capitolo 23 per lasciare spazio agli oltre 100 Giga di MLB The Show 24? Ma soprattutto: se lo scorso anno il gioco era pressoché perfetto, come potranno migliorarlo ulteriormente?

Il team di sviluppo di San Diego Studios (di proprietà di PlayStation) deve essersi posto i medesimi quesiti, e deve aver pensato “puntiamo sul look”. Fin dal Video introduttivo, che fa leva su quanto il baseball rappresenti una passione per un’intera fetta del mondo, appare chiaro che il gioco abbia deciso di puntare tutto sull’aspetto esperienziale. Perchè una partita di baseball è, in effetti, un’esperienza, con i suoi suoni e persino i suoi sapori (principalmente birra e hot dog).

Il menù principale, rinnovato nell’interfaccia, ci presenta tutte le modalità di gioco che ben conosciamo. Si va dalle più classiche delle partite esibizione alla Road to the Show (che permette di creare un proprio giocatore partendo dalle minors fino ad arrivare alla MLB), passando per la Dinasty Mode (la Ultimate Team del baseball) e la March to October. La più interessante, soprattutto se siete cresciuti con il baseball, è però la modalità Storylines, che riprende un diffuso trend dei Videogiochi sportivi: quello di farci rivivere la storia di un determinato atleta (o periodo storico) rigiocandone i momenti cruciali.

COSA CAMBIA NEL GAMEPLAY?

Dal punto di vista delle partite, il gameplay di MLB The Show 24 non differisce troppo dal capitolo precedente. Le meccaniche restano invariate sebbene migliorate. Il giocatore – all’avvio del titolo – potrà sempre scegliere tra diverse opzioni di gioco per ciascuna delle tre fasi (lancio, battuta e difesa). Nelle vesti di lanciatore, ad esempio, potrete scegliere l’opzione pinpoint (già presente nei precedenti capitoli ma notevolmente migliorata) in cui conteranno precisione e tempismo. Nessuna sostanziale novità per la battuta, mentre per la difesa debutta la possibilità di utilizzare la levetta analogica per indirizzare i lanci sulle basi.

Il tutto beneficia del consolidato sistema a difficoltà dinamica, particolarmente utile per i nuovi giocatori. Questo adatta la difficoltà del gioco alle vostre prestazioni, proponendo così una sfida sempre equilibrata. Se però vi sentite dei veri pro potete sempre selezionare manualmente la difficoltà più elevata (ma anche la più bassa) e giocare come meglio preferite.

La grande novità del gameplay di MLB The Show 24 è però la meccanica Impact Plays. Si tratta sostanzialmente di brevi Quick Time Event (QTE) in cui la giocata di un singolo – come ad esempio una complessa presa in tuffo – può avere un impatto significativo sull’azione in corso.

VISIVAMENTE IMPRESSIONANTE – LA RECENSIONE DI MLB THE SHOW 24

La saga MLB The Show ci ha abituato negli anni a un comparto visivo incredibile. Il realismo è aumentato di anno in anno, e il nuovo gioco di certo non fa passi indietro sotto questo aspetto.

L’introduzione di oltre 400 nuove animazioni completa il set immersivo del titolo, impreziosito dalle opzioni di presentazione dei match (la nostra partita diventerà una vera e propria diretta televisiva). Anche gli stadi classici, come il Kingdome di Seattle, ricreato per la storia di Derek Jeter (ci torneremo tra poco) sono stati rinnovati.

LA LEGGENDA DI DEREK JETER

Chi sta avendo il piacere di scrivervi questa recensione di MLB The Show 24 si è avvicinato al baseball amando gli Yankees di inizio millennio. E amare gli Yankees di inizio 2000 voleva dire amare The Captain. Il numero 2. Mr. November: Derek Jeter.

Immaginate quindi l’effetto nostalgia nel rivivere la sua incredibile carriera nella modalità Storylines. Intervallato da filmati reali in cui Jeter ci racconta la sua storia – con tanto di Immagini di archivio – la modalità ci permette di rigiocare determinati momenti, offrendo così una modalità di gioco divertente ma anche formativa.

Lo stesso vale per l’altra storia di Storylines, la Stagione 2 della Negro Leagues, proseguendo quindi il viaggio cominciato lo scorso anno sulla storia lega dei giocatori afroamericani degli anni ‘20. Anche in questo caso si tratta di vere e proprie lezioni di storia, sotto forma di entusiasmanti partite da (ri)giocare. Un esempio su tutti? La seconda stagione della Negro League ci permette di rivivere la storia di Toni Stone, la prima donna a giocare a tempo pieno in una squadra di baseball professionistica.

COME CAMBIANO ROAD TO THE SHOW E DINASTY IN MLB THE SHOW 24?

E parlando della straordinaria storia di integrazione di Toni Stone, vale la pena di sottolineare la grande novità di Road to the Show: Women Pave Their Way, che permette di travalicare i generi. Tolto questo aspetto però Road to the Show non presenta sostanziali modifiche, se non un creator migliorato e maggiori possibilità di influire sui trasferimenti verso altre squadre. Nessuna rivoluzione quindi, ma un migliorare ulteriormente una modalità già molto amata.

Ciò che invece continua a non convincerci (ma non lo ha mai fatto fin dalla sua introduzione) è la modalità Dinasty. Sembra quasi che tutti i giochi sportivi debbano necessariamente introdurre meccaniche card game, anche dove queste non sono assolutamente funzionali.

Tirando le somme di questa recensione, non possiamo che approvare a pieni voti MLB The Show 24. È il miglior gioco della saga. E la saga è il miglior franchise sportivo attualmente in circolazione. Amanti del baseball: giocateci. Persone che non capite il baseball: è il momento buono per entrare in questo magico mondo.

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