SATTELLITE SPAZZINO ALL’Opera PER PULIRE LO SPAZIO
Sopra le nostre teste sta orbitando un vero e proprio spazzino spaziale. Il satellite ADRAS-J di Astroscale ha preso il volo, con un obiettivo che diventa ogni giorno più essenziale: eliminare la spazzatura spaziale. Il satellite, infatti, eliminerà i resti di un satellite giapponese che ruota attorno al nostro pianeta dal 2009. E, se avrà successo, dimostrerà che possiamo rimuovere la spazzatura orbitante — qualcosa di cui avremo sempre più bisogno, visto il crescente numero di satelliti artificiali lanciati ogni anno.
In orbita il satellite spazzino che elimina la spazzatura spaziale
Per combattere l’accumulo di rifiuti nell’orbita terrestre, Astroscale, in collaborazione con l’agenzia spaziale giapponese (JAXA), ha lanciato il satellite ADRAS-J come parte della Fase I del programma dimostrativo di rimozione commerciale dei detriti. La sua missione prevede un incontro con lo stadio superiore di un vecchio razzo giapponese in orbita dal 2009.
Missione recupero detriti
L’approccio di ADRAS-J sarà pionieristico: avvicinarsi in Sicurezza a un pezzo di detrito di dimensioni considerevoli, utilizzando dati terrestri per raffinare la sua posizione. Nei prossimi mesi, il satellite si dirigerà verso il suo obiettivo, tentando di avvicinarsi abbastanza per catturare Immagini dettagliate e valutare le condizioni del detrito. Questo passo, se riuscito, potrebbe segnare un fondamentale progresso nella gestione della spazzatura spaziale.
Stazione ecologica spaziale
Questa missione rappresenta la seconda iniziativa di Astroscale, dopo il successo del test Elsa-d nel 2021. Finanziata dal programma Commercial Removal of Debris Demonstration (CRD2) dell’Agenzia Spaziale Giapponese, la missione ADRAS-J segna un passo avanti nella sostenibilità spaziale.
La missione ADRAS-J non è solo un passo concreto verso la pulizia dello spazio, ma potrebbe aprire la strada a un approccio più efficace nella gestione della spazzatura spaziale. Sebbene non ci siano problemi a livelli di inquinamento dell’ecosistema (non ci sono specie viventi a quella quota), la sicurezza delle future Missioni Spaziali dipende da una “manutenzione” spaziale. I detriti possono rappresentare un rischio per altri satelliti e per le stazioni spaziali. Tenere l’orbita pulita potrebbe costare molto in termini economici — ma non farlo potrebbe costare anche di più, nel lungo periodo.
Astroscale ha twittato con gioia la notizia del lancio, dicendo “Facciamo iniziare l’era della sostenibilità spaziale”. E per farlo, abbiamo bisogno di uno spazzino in orbita: non ci resta che sperare che avrà successo.