IL MINISTERO DELL’ECONOMIA OFFRE DI ACQUISTARE IL 100% DI SPARKLE DA TIM
Il Ministero dell’economia ha presentato a Tim un’offerta per rilevare il 100% di Sparkle. E la telco guidata da Pietro Labriola avrà 15 giorni di tempo per decidere – il dossier sarà sul tavolo del cda del 7 febbraio.
L’offerta del ministero guidato da Giancarlo Giorgetti è arrivata lo stesso giorno della scadenza della deadline (31 gennaio) fissata per concedere a Optics Bidco, società controllata da Kkr, per completare le attività di due diligence e formulare un’offerta finale dopo quella già rifiutata dal cda di Tim. Ma Kkr ha deciso di non rilanciare su Sparkle perché comunque sulla società – già “scorporata” da Netco nell’ambito del perimetro dell’operazione di acquisizione da parte di Kkr – il Governo aveva manifestato interesse già a luglio. In sostanza il Ministero dell’Economia ha deciso di andare avanti su Sparkle e dunque per Kkr non avrebbe avuto alcun senso presentare un’offerta.
Le tappe della vicenda
Era il 5 dicembre quando Tim comunicava che Optics Bidco (Kkr) “nel confermare il proprio interesse alla prosecuzione delle negoziazioni per l’acquisto di Sparkle”, chiedeva “di poter approfondire fino alla fine di gennaio 2024 le attività di due diligence, in modo da poter disporre di tutte le informazioni necessarie per formulare un’offerta finale”, si legge nella nota diffusa da Tim. Richiesta deliberata all’unanimità dal cda di Tim del 14 dicembre. Kkr nel frattempo ha dunque deciso di non presentare una nuova offerta considerato l’interesse da parte del ministero.
Una semplice guida pratica per imparare ad usare una Virtual Private Network
La Tecnologia delle reti private virtuali (VPN) sta diventando sempre più popolare tra coloro che cercano di proteggere la propria privacy online. Con la crescente preoccupazione per la Sicurezza informatica e la privacy online, molti utenti stanno cercando modi per proteggere i propri dati e navigare in modo sicuro su internet. In questo articolo, esploreremo cos’è una VPN, come funziona e a cosa serve, oltre a fornire una guida pratica per iniziare a utilizzare una VPN.
Cos’è una VPN?
Una VPN è una rete privata virtuale che crea una connessione sicura e crittografata tra il dispositivo dell’utente e un server remoto gestito dal fornitore di servizi VPN. Questa connessione crittografata assicura che tutte le attività online dell’utente siano protette da occhi indiscreti, inclusi hacker, inserzionisti e provider di servizi Internet.
Come funziona una VPN?
Quando un utente si connette a una VPN, il loro dispositivo stabilisce una connessione crittografata con il server VPN. Tutti i dati inviati e ricevuti durante la connessione sono crittografati, il che significa che anche se qualcuno intercettasse i dati, non sarebbe in grado di decifrarli senza la chiave crittografica corretta.
A cosa serve una VPN?
Una VPN offre numerosi vantaggi, tra cui:
-Protezione della privacy: Una VPN nasconde l’indirizzo IP dell’utente e crittografa tutte le attività online, proteggendo la propria privacy e impedendo a terzi di monitorare le proprie attività online.
-Accesso a contenuti geograficamente bloccati: Molte VPN consentono agli utenti di eludere le restrizioni geografiche e accedere a contenuti che altrimenti sarebbero inaccessibili nella propria area geografica.
-Sicurezza durante l’utilizzo di reti Wi-Fi pubbliche: Le reti Wi-Fi pubbliche sono spesso non protette e espongono gli utenti al rischio di furto di dati. Utilizzando una VPN, gli utenti possono proteggere i propri dati anche quando utilizzano reti Wi-Fi non protette.
Come iniziare a utilizzare una VPN
Per iniziare a utilizzare una VPN, l’utente dovrà scegliere un provider di servizi VPN e scaricare e installare l’applicazione VPN sul proprio dispositivo. Una volta installata, l’utente potrà accedere alla VPN e connettersi a un server remoto per iniziare a navigare in modo sicuro e protetto.
In conclusione, una VPN è uno strumento utile per proteggere la propria privacy online, accedere a contenuti geograficamente bloccati e navigare in modo sicuro su reti Wi-Fi pubbliche non protette. Con l’aumento delle minacce alla sicurezza informatica e alla privacy online, l’uso di una VPN è diventato sempre più importante per gli utenti di internet.
Software Defined Networking e Software Defined Datacenter
Oltre alle reti private virtuali, un altro concetto importante nell’ambito delle tecnologie informatiche è il Software Defined Networking (SDN) e il Software Defined Datacenter (SDDC). Queste tecnologie stanno trasformando il modo in cui le reti e i data center vengono gestiti e offrono numerosi vantaggi in termini di flessibilità, scalabilità e automazione.
Il Software Defined Networking è un approccio alla progettazione, configurazione e gestione delle reti che separa il piano di controllo dal piano dati. Questo consente di gestire in modo centralizzato la configurazione di rete e di automatizzare le operazioni di rete, migliorando l’efficienza e riducendo i costi operativi. Il Software Defined Networking offre inoltre maggiore flessibilità e agilità, consentendo alle reti di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze aziendali.
Il Software Defined Datacenter estende i principi del Software Defined Networking ai data center, consentendo di gestire in modo centralizzato e automatizzato l’infrastruttura del data center. Questo approccio consente di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, semplificare la gestione e ridurre i costi operativi. Inoltre, il Software Defined Datacenter offre maggiore flessibilità e agilità, consentendo alle aziende di adattarsi rapidamente alle nuove esigenze di business.
In conclusione, il Software Defined Networking e il Software Defined Datacenter stanno rivoluzionando il modo in cui le reti e i data center vengono progettati, configurati e gestiti. Queste tecnologie offrono numerosi vantaggi in termini di flessibilità, scalabilità, efficienza e automazione, consentendo alle aziende di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato.
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In base a questa offerta, Tim avrà 15 giorni per decidere se accettare o respingere l’offerta del Ministero dell’Economia per rilevare il 100% di Sparkle. Con il dossier in discussione presso il cda del 7 febbraio, la telco guidata da Pietro Labriola avrà il compito di valutare attentamente le implicazioni di questa offerta e prendere la decisione più vantaggiosa per l’azienda e i suoi azionisti.
In conclusione, l’offerta del Ministero dell’Economia per acquisire il 100% di Sparkle da Tim rappresenta un’importante svolta nella vicenda e avrà un impatto significativo sul futuro di entrambe le aziende. Ciò che è certo è che questa offerta solleverà una serie di decisioni cruciali da parte di Tim e avrà conseguenze rilevanti nel settore delle telecomunicazioni. Si dovrà aspettare fino al 7 febbraio per sapere quale sarà la decisione finale del cda di Tim riguardo a questa proposta.