Microsoft sta pianificando di lanciare una versione incentrata sulla privacy di ChatGPT a causa dell’apparente mancanza di controllo di Apple sulle tecnologie AI emergenti.
L’unità server cloud Azure di Microsoft prevede di offrire una versione di ChatGPT che viene eseguita su server cloud dedicati in cui i dati vengono tenuti separati da quelli di altri clienti entro questo trimestre. I dati su questo server isolato non comunicheranno con il sistema ChatGPT principale per preservare la privacy. Il servizio potrebbe costare fino a 10 volte di più di quanto i clienti attualmente pagano per utilizzare ChatGPT.
La mossa cerca di fare appello alle aziende, come banche, servizi finanziari e istituzioni sanitarie, che hanno evitato di adottare ChatGPT per paura che i loro dipendenti potessero inavvertitamente fornire al chatbot informazioni proprietarie sensibili. BloombergOggi è Mark Gurman segnalato che Samsung ha vietato l’uso da parte dei dipendenti di utility AI generative come ChatGPT dopo la scoperta che il personale aveva caricato codice sorgente sensibile sulla piattaforma. Si dice che la società sia preoccupata che i dati trasmessi a piattaforme di intelligenza artificiale tra cui Bing e Google Bard possano finire per essere divulgati ad altri utenti.
OpenAI ha già venduto a Morgan Stanley un servizio ChatGPT privato che non coinvolge Microsoft. La divisione di gestione patrimoniale della banca sta già utilizzando il servizio per consentire ai dipendenti di porre domande e analizzare il contenuto di migliaia di documenti di ricerche di mercato della banca.
Si dice che i venditori Microsoft stiano già rispondendo alle richieste delle organizzazioni sul prossimo prodotto. Molti grandi clienti, comprese le banche, hanno contratti esistenti con Azure, il che potrebbe rivelarsi vantaggioso per convincerli che Microsoft gestirà i loro dati in modo sicuro.
La scorsa settimana, è emerso che gli sforzi di Siri e Apple sull’IA sono stati gravemente ostacolati da disfunzioni organizzative e mancanza di ambizione. Molti dipendenti Apple presumibilmente hanno lasciato l’azienda perché era troppo lenta nel prendere decisioni o troppo prudente nel suo approccio alle nuove tecnologie di intelligenza artificiale, compresi i modelli di linguaggi di grandi dimensioni che sono alla base di chatbot come ChatGPT.
L’ultima mossa di Microsoft sembra scavalcare Apple per offrire un chatbot AI incentrato sulla privacy in un ambiente protetto. Secondo quanto riferito, la posizione intransigente di Apple sulla privacy e l’insistenza su un elevato livello di controllo sui suoi prodotti e servizi ha creato notevoli sfide per migliorare Siri e l’investimento dell’azienda nelle tecnologie AI.
Apple ha spinto affinché un numero crescente di funzioni di Siri vengano eseguite sul dispositivo e apparentemente la società preferisce che le sue risposte siano pre-scritte da un team di circa 20 scrittori, piuttosto che generate dall’intelligenza artificiale, per massimizzare la privacy e il controllo. Ciò ha apparentemente lasciato l’azienda fuori dalla corsa ai chatbot AI, consentendo a Microsoft di sfoggiare le credenziali di privacy preferite di Apple nell’arena AI.