mercoledì, Gennaio 15, 2025

Microsoft assisterà i creatori di app inesperti con l’IA

In un altro esempio di Microsoft (si apre in una nuova scheda) impegno a rendere gli strumenti di intelligenza artificiale veramente utili, ha investito una quantità riservata di denaro in Builder.ai (si apre in una nuova scheda) – una startup che mira a rendere lo sviluppo di app accessibile a chiunque, indipendentemente dalla conoscenza del codice. Cercando di combinare l’assistente AI interno di Builder.ai “Natasha” con la sua piattaforma Azure e vari strumenti acquisiti tramite la partnership di Microsoft con OpenAI, gli utenti saranno presto in grado di creare app all’interno di Microsoft Teams in modo collaborativo.

Determinare come Builder.ai funzionerà all’interno di Microsoft Teams (si apre in una nuova scheda) tra la solita sfilza di discorsi aziendali all’interno dell’annuncio è complicato. Tuttavia, data la sua posizione di piattaforma low-code, non sembra irragionevole tradurre la sua suite Builder in un ambiente Teams collaborativo. La dichiarazione ufficiale spiega l’obiettivo di aiutare gli utenti a “creare soluzioni basate sull’intelligenza artificiale che consentano alle aziende di sviluppare applicazioni e diventare nativi digitali senza la necessità di alcuna competenza tecnica”.

Siamo entusiasti (che) la più grande azienda di software del mondo abbia scelto Builder.ai come collaboratore per gettare radici più profonde nell’aiutare i prossimi 100 milioni di aziende e oltre a diventare nativi digitali.

Sachin Dev Duggal, Builder.ai

È un modo elegante per descrivere il suo approccio a blocchi allo sviluppo di app piuttosto che imparare un intero linguaggio di programmazione per creare qualcosa di semplice per desktop o dispositivi mobili. Un dettaglio affascinante ma in qualche modo nascosto riguarda l’apparente integrazione delle app create con Builder.ai nel Microsoft Teams Store, un repository di app incentrato sul business, per aiutare a distribuire rapidamente la tua app a utenti interni o esterni.

Non è un panorama completamente alieno per Microsoft, visti i loro attuali esperimenti con l’IA all’interno di Power Apps (si apre in una nuova scheda), molto simile agli stili low-code di Builder.ai. Senza sapere esattamente quanti soldi sono stati spesi per assicurarsi questo accordo, è ancora evidente che Microsoft non ha alcun desiderio di ridurre i suoi sforzi per diventare il miglior cane nel software basato sull’intelligenza artificiale.

Google è ancora il suo rivale più rilevante con Bard AI (si apre in una nuova scheda)ma per qualsiasi azienda che ha già investito nell’ecosistema Microsoft, l’offerta di potenti strumenti per la creazione di app a chi ha una conoscenza di programmazione da zero a zero può solo avvantaggiare gli sviluppatori di tutto il mondo.

Il vicepresidente aziendale di Microsoft, Jon Tinter, si aspetta che l’accordo crei “una categoria completamente nuova che consenta a tutti di essere uno sviluppatore”, in linea con i rapidi progressi che interessano le startup tecnologiche e i giganti affermati.

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