Quando si tratta di coinvolgimenti di Microsoft con i regolatori, tutti gli occhi sono attualmente puntati sull’acquisizione di Activision Blizzard King per conto di Xbox. Microsoft si è recentemente scontrata con la Competition and Market Authority (CMA) del Regno Unito e la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti mentre si muove per concludere l’accordo ABK. Tuttavia, il settore dei giochi di Microsoft non è l’unico dipartimento attualmente sotto il microscopio normativo. La Commissione europea (CE) potrebbe avere in programma di indagare se il raggruppamento di Microsoft del Software di videoconferenza Teams con l’abbonamento all’app Office 365 basato sulla produttività fosse legale o meno.
Secondo quanto riferito, la CE e Microsoft sono in disaccordo sul fatto che il prezzo di Teams limiti le opportunità di una concorrenza leale da app di videoconferenza simili come Slack e Zoom. Slack ha presentato un reclamo all’UE nel 2020, sostenendo che Microsoft stava “installando forzatamente (Teams) per milioni, bloccandone la rimozione e nascondendo il vero costo per i clienti aziendali”.
Ad aprile, è stato riferito che Microsoft stava valutando la possibilità di consentire agli utenti di installare Office senza installare Teams nel tentativo di placare le autorità di regolamentazione ed evitare ulteriori controlli o indagini ufficiali da parte della CE. Allo stesso modo, anche Microsoft avrebbe addebitato prezzi diversi per Office con e senza l’integrazione di Teams. Questi sforzi sembravano non essere stati sufficienti per influenzare l’UE, che dovrebbe iniziare un’immersione profonda nelle pratiche di raggruppamento di Microsoft già dalla prossima settimana, con un’indagine formale prevista già in autunno.
Secondo una dichiarazione di Microsoft, l’azienda è “aperta a soluzioni pragmatiche che rispondano alle sue preoccupazioni (della CE) e servano bene i clienti”. Nel frattempo, i membri del Parlamento europeo hanno esercitato pressioni sulla CE affinché avvii un’indagine affermando che sono passati 3 anni dalla denuncia iniziale di Slack. Tuttavia, la posizione dominante di Microsoft nel mercato continua a crescere mentre i denuncianti continuano ad attendere progressi significativi nel caso. Slack ha circa 50 milioni di utenti, mentre Microsoft’s Teams ne ha circa 300 milioni, alcuni dei quali la CE teme possano essere stati acquisiti con mezzi illeciti.
Slack non è l’unico concorrente a presentare reclami antitrust a Microsoft negli ultimi tempi. Google e AWS hanno anche accusato il gigante tecnologico con sede a Redmond di sforzi anticoncorrenziali per quanto riguarda il mercato del cloud e l’utilizzo di “tasse sulle licenze”. Nel 2008 a Microsoft sono state addebitate multe per 1,35 miliardi di dollari per non aver rispettato una sentenza antitrust del 2004 secondo cui la società tecnologica stava addebitando commissioni esuberanti ai suoi concorrenti per le informazioni sull’interoperabilità.