L’App pirata Live Football TV HD è stata rimossa dal Play Store. Successo di Agcom a metà
COMBATTIMENTO ALLA PIRATERIA: UNA BATTAGLIA CHE SI COMBATTE SU PIÙ FRONTI
Lo avevamo scritto circa due settimane fa: la lotta alla pirateria deve essere combattuta su più fronti, ed è un controsenso puntare tutto sulla piattaforma Piracy Shield e sui blocchi IP e DNS quando è possibile guardare partite gratuitamente raggiungendole dai siti listati da Google o da app disponibili sul PlayStore.
Agcom si è mossa subito, e una delle più grosse app pirata è stata rimossa dal Play Store. “La lotta alla pirateria sbarca anche su Google Store. E’ solo un primissimo inizio, ma è davvero significativo che in queste ore Google, a livello planetario, abbia rimosso dal proprio store l’applicazione pirata Live Football TV HD, piattaforma illegale di Streaming scaricata da oltre mezzo milione di utenti. L’applicazione era utilizzata per guardare un’infinità di eventi sportivi, tra cui ovviamente anche il campionato di calcio italiano.” scrive sulla sua pagina Linkedin il Commissario Agcom Massimiliano Capitanio.
VITTORIA A METÀ: IL RUOLO DI GOOGLE NEL COMBATTERE LA PIRATERIA
“Con la rimozione di questa applicazione, che portava con sé anche un carico importante di pubblicità, Google dimostra di collaborare alla lotta alla pirateria nell’ambito della legge 93/2023, che impone ai Motori di ricerca il delisting dei contenuti pirata e tutte le misure tecniche utili a ostacolare la visibilità dei contenuti illeciti. E’ sicuramente un segnale positivo, anche se negli store digitali continuano ad essere presenti altre decine di applicazioni che verranno segnalate nei prossimi giorni e che faranno la stessa fine. Naturalmente sappiamo bene che chi ha già scaricato l’applicazione potrà continuare ad utilizzarla, ma gli utenti, giorno dopo giorno, sono sempre più consapevoli del reato che stanno commettendo e delle conseguenze che rischiano, e anche questa è una rivoluzione culturale” chiude il commissario. Che ricorda ancora come guardare una partita in modo illegale e clandestino sia un reato e nell’ambito della nuova legge può comportare una sanzione che può arrivare fino a 5000 euro.
Tuttavia, la vittoria di Agcom è solo a metà, e questo non certo per colpa di Agcom. Basta cercare l’app segnalata sopra sul Play Store per trovarsi davanti ad almeno altre dieci applicazioni che fanno esattamente la stessa cosa. Se Google fosse collaborativa e avesse davvero a cuore la questione, avrebbe messo un revisore del Play Store a controllarle eliminando quelle che ledono il diritto d’autore: Agcom scrive che verranno eliminate anche quelle, speriamo sia così. Capitanio scrive anche che “sappiamo bene che chi ha già scaricato l’applicazione potrà continuare ad utilizzarla” ed è vero, anche se Google avrebbe tutti i mezzi per bloccare quelle app anche a chi le ha già installate e al tempo stesso eliminare l’account pubblicitario di chi ha creato quelle app.
Esiste il Google Play Protect, oggi usato per i malware: basterebbe un click per rendere una applicazione, evidentemente illegale e in Italia anche fuorilegge ai sensi della legge contro la pirateria, inservibile.