venerdì, Novembre 15, 2024

LiveDrop: la magia del trasferimento file senza Wi-Fi o Bluetooth

LIVEDROP: LA Tecnologia CHE TRASFERISCE FILE “MAGICAMENTE”

QUANDO L’IMPOSSIBILE DIVENTA REALTÀ

Quando abbiamo provato LiveDrop non volevamo credere ai nostri occhi, eppure ha funzionato. Abbiamo trasferito un’immagine scattata di fresco, una già salvata e un PDF tra due telefoni senza alcun tipo di connessione via cavo o wireless (Wi-Fi e Bluetooth spenti) e con gli Smartphone in modalità aeroplano.

UN MODO MAGICO DI TRASFERIRE FILE

Come LiveDrop faccia non è ben chiaro. Cioè, è chiaro quale metodo venga usato, ma l’algoritmo Video matriciale realizzato dall’omonima società olandese è brevettato e segreto, sebbene sia già pronto un SDK sfruttabile dagli sviluppatori.

LiveDrop parla di trasferimento di file, eppure il trasferimento di dati non avviene nel modo canonico, cioè tramite un canale di comunicazione mediato da un protocollo di comunicazione che suddivide il file in pacchetti per trasferirlo. Il trasferimento avviene invece tramite l’interpretazione sul telefono ricevente di una sorta di “grande QR Code in movimento” riprodotto sul telefono mittente, come se fosse la “neve” visibile sui vecchi televisori a tubo catodico non sintonizzati.

IL PROCESSO SEMPLIFICATO

Dall’App LiveDrop del telefono mittente si sceglie un file da inviare. Il file viene quindi codificato nel video matriciale (il “QR Code in movimento”) che viene mostrato sullo schermo del telefono mittente. Sembrano migliaia di piccoli insetti digitali che si muovono. Sempre usando l’app LiveDrop, il telefono ricevente attiva la fotocamera e scansiona il “QR Code in movimento” visibile sul telefono mittente. Dopo pochi istanti, che si tratti di una foto o di un documento, il file viene visualizzato sul telefono ricevente all’interno dell’app.

Tutto questo avviene senza alcun tipo di connessione dati, se non quella rappresentata dai fotogrammi video emessi dal telefono mittente e scannerizzati dal telefono ricevente. Non c’è alcun handshake tra i due dispositivi, e nessuno può inserirsi da remoto in questo trasferimento, a patto di non avere un telefono che scansioni contemporaneamente lo stesso codice matriciale.

CROSS PLATFORM E LIMITI ATTUALI

Questa tecnologia è quindi cross platform per definizione. Il dispositivo emittente può essere un PC Windows, un Mac, un computer Linux, così come i riceventi possono essere Tablet, telefoni Android, iPhone, e viceversa. È sufficiente avere uno schermo che emette il codice video matriciale e un dispositivo dotato di fotocamera che possa leggerlo. Al momento la dimensione del file da “trasferire” è limitata a 250 KB, che è da interpretare come la capacità di encoding della tecnologia LiveDrop.

CONCLUSIONI E SUGGERIMENTI

In generale, LiveDrop associa questa tecnologia alla Sicurezza e all’impossibilità di inserire Software malevolo nella fase di “trasferimento” o in quella di handshake, che è completamente mancante. Funziona solo in una direzione, quindi dal mittente al ricevente, e secondo LiveDrop può essere usata con dispositivi fino al 2014. La “velocità di trasferimento” è determinata solo dalla qualità del display e della fotocamera. La tecnologia è stata testata in campo medico per trasferire dati sanitari in sicurezza – ovviamente senza carta – e senza scambi indirizzi mail o link di download.

In conclusione, LiveDrop sta aprendo nuove possibilità nel mondo del trasferimento di file, offrendo un approccio completamente diverso rispetto ai metodi tradizionali e promettendo nuove prospettive di utilizzo in diversi settori. Nonostante la sua capacità sia attualmente limitata, le potenzialità di questa tecnologia rimangono molto interessanti, e sarà interessante vedere come evolverà nel prossimo futuro.

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