lunedì, Dicembre 23, 2024

L’Italia e i Pagamenti Digitali: Raccomandazioni dell’Ocse per la Crescita Econ.

L’ITALIA TRA LE CRISI RECENTI

L’Italia ha superato bene le crisi recenti. Negli ultimi anni, la crescita è stata sostenuta da una forte risposta in materia di politica di bilancio, dal potenziamento della competitività e dal miglioramento dello stato di salute del settore bancario. Tuttavia, il debito pubblico rimane elevato e la spesa è sottoposta a notevoli pressioni legate all’invecchiamento demografico, all’incremento dei tassi di interesse e alle transizioni verde e digitale. Negli anni a venire occorrerà consolidare stabilmente le finanze pubbliche al fine di riportare il debito su un percorso più prudente.

È la fotografia scattata dall’Ocse nel suo Studio Economico sull’Italia dove si stima una crescita economica pari, rispettivamente, allo 0,7% per quest’anno, dopo lo 0,7% registrato nel 2023 e l’1,2% previsto per il 2025.

UNA RIFORMA FISCALE ORIENTATA AL DIGITALE

L’Ocse elenca una serie di raccomandazioni per rilanciare la crescita, a partire dalla riforma fiscale. “L’attuale riforma fiscale dovrebbe contribuire a far fronte alle pressioni di bilancio – si legge nel report – Occorre proseguire con gli sforzi volti a contrastare l’evasione fiscale, anche continuando a promuovere i pagamenti digitali e invertendo l’aumento del massimale sulle transazioni in contanti”.

“Vi è inoltre – viene riferito – margine per ridurre l’erosione della base imponibile dell’imposta sul reddito, anche riducendo le spese fiscali e limitando la proliferazione di regimi speciali di imposte forfettarie. Lo spostamento dell’imposizione dal lavoro alle successioni e ai beni immobili renderebbe il mix fiscale più favorevole alla crescita, consentendo al contempo di incrementare le entrate. Sarebbe altresì necessario aggiornare i parametri per il calcolo della base imponibile dell’imposta sugli immobili, tenendo conto dei relativi effetti distributivi”.

UNA GIUSTIZIA PIÙ DIGITALE

Inoltre, secondo l’Ocse, l’Italia deve “continuare a rafforzare la correlazione tra la performance dei giudici, la progressione di carriera e la loro retribuzione, e garantire che la valutazione della loro performance sia pienamente attuata”.

Nel documento, l’organismo internazionale con sede a Parigi sottilinea che in Italia “il sistema giudiziario è caratterizzato da una scarsa efficienza, che concorre a una bassa crescita della produttività. L’ampia riforma della giustizia civile attualmente in corso – ricorda l’Ocse – mira a promuovere la digitalizzazione, a semplificare le procedure e ad alleggerire le mansioni dei dei giudici attraverso la creazione di uffici per il processo (Upp)”.

IL GAP DI COMPETENZE FRENA LO SVILUPPO

Inoltre, la mancanza di competenze digitali è un forte ostacolo allo sviluppo economico. In questo senso è cruciale potenziare le Its Academy che “se dotate di risorse adeguate e ben gestite racchiudono un notevole potenziale attrattivo per i giovani” e “potrebbero aiutare a fronteggiare il problema della scarse competenze tecniche” venendo incontro anche alle richieste del mercato del lavoro. “È opportuno utilizzare in pieno le risorse del Pnrr”, avverte l’organizzazione.

In conclusione, l’Ocse mette in luce le principali sfide e opportunità per l’Italia, offrendo una panoramica completa sullo stato attuale dell’economia e delle politiche del Paese. Le raccomandazioni dell’Ocse rappresentano un importante contributo per indirizzare le scelte e le azioni delle istituzioni e delle imprese, al fine di favorire una crescita sostenibile e una maggiore prosperità per tutti i cittadini italiani.

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