venerdì, Dicembre 20, 2024

L’intelligenza artificiale ha dato una spinta alla disinformazione nel 2023

NUOVI STRUMENTI PER LA DISINFORMAZIONE

Il rapporto di NewsGuard mette in risalto l’importante ruolo che l’Intelligenza Artificiale ha assunto nel facilitare la diffusione di Notizie false. Le tecnologie basate sull’IA stanno offrendo nuovi strumenti agli attori malintenzionati per creare contenuti falsi, sia in forma di articoli, Immagini, audio, Video e interi siti web che possono sembrare legittimi. Questo permette la promozione di narrazioni false o polarizzanti, il che porta a confusione e sfiducia tra i lettori.

La diffusione della disinformazione generata dall’IA non è limitata a livello nazionale ma ha effetti globali. Viene utilizzata per promuovere diverse tipologie di notizie false, dalla propaganda di nazioni come Russia, Cina e Iran alle bufale sulla salute, fino a narrazioni false su eventi mondiali come i conflitti in Ucraina e a Gaza, rendendo la confusione ancor più densa e difficile da districare per i consumatori di notizie.

IL NUMERO IN CRESCITA DEI SITI INAFFIDABILI

NewsGuard ha individuato un vasto numero di siti inaffidabili, ben 614 in totale, che pubblicano notizie e informazioni generati dall’IA. Un dato che è in costante crescita, visto che a maggio del 2023 erano solamente 40. La portata globale di questa disinformazione è impressionante, dato che questi siti pubblicano in 15 diverse lingue. Questo mostra come il problema della disinformazione generata dall’IA sia diffuso a livello internazionale e non limitato a un solo paese o lingua.

CASO DI DISINFORMAZIONE SU TIKTOK

A settembre, NewsGuard ha scoperto una rete di 17 account TikTok che utilizza la Tecnologia di sintesi vocale basata sull’IA per generare contenuti che promuovono teorie del complotto. Questi video hanno raggiunto centinaia di milioni di visualizzazioni, dimostrando l’ampia diffusione di questo genere di disinformazione su piattaforme popolari come TikTok. Tra i video più virali c’è stato uno in cui Barack Obama leggeva una falsa dichiarazione sulla morte del suo chef personale, dichiarandosi coinvolto nella vicenda.

PLAGIO AUTOMATIZZATO CON ChatGPT

Ad agosto, NewsGuard ha identificato 37 siti che utilizzano chatbot come ChatGPT per riscrivere articoli apparsi originariamente su testate giornalistiche come CNN, New York Times e Reuters. Questo plagio automatizzato solleva delle preoccupazioni riguardo all’attribuzione della fonte originale, dato che molte di queste riscritture non vengono riconosciute come plagio. La capacità di riscrivere articoli in tempo reale, in un modo difficilmente riconoscibile, è un problema serio che mina l’integrità del giornalismo.

DISINFORMAZIONE SULLA RESPINTA CINESE

Ad aprile, la testata statale cinese China Daily ha diffuso un video che conteneva un’affermazione infondata riguardante un presunto esperimento scientifico per danneggiare la Cina. La risposta a questa teoria è stata fornita da ChatGPT, aggiungendo ulteriore complessità al problema e dimostrando come l’IA possa essere usata per supportare narrazioni false a livello internazionale.

CONCLUSIONE

Il report di NewsGuard mostra chiaramente come l’intelligenza artificiale stia diventando sempre più un veicolo per la diffusione della disinformazione a livello globale. È fondamentale che tanto i consumatori di notizie quanto le autorità pubbliche e le piattaforme online prendano consapevolezza di queste nuove forme di disinformazione e agiscano per contrastarle. La lotta alla disinformazione generata dall’IA richiede sforzi congiunti da parte di tutti coloro che sono coinvolti nella diffusione, verifica e consumo delle notizie.

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