mercoledì, Dicembre 25, 2024

L’Europa spegne gli strumenti sulle sue sonde nello spazio profondo

L’Agenzia spaziale europea sta mettendo quattro delle sue missioni spaziali in “configurazioni sicure” nel mezzo della nuova pandemia di coronavirus anche perchè l’agenzia prevede di ridurre il numero di persone che possono entrare nel principale centro di controllo delle missioni dell’ESA in Germania. Gli strumenti su questi veicoli spaziali saranno spenti e i veicoli resteranno “in gran parte incustoditi” mentre viaggiano attraverso il Sistema Solare, secondo l’ESA.

“La nostra priorità è la salute della nostra forza lavoro, e quindi ridurremo l’attività in alcune delle nostre missioni scientifiche, in particolare su veicoli spaziali interplanetari, che attualmente richiedono il maggior numero di personale in loco”, ha affermato Rolf Densing, direttore delle operazioni dell’ESA, in una dichiarazione.

Delle missioni che si oscurano, due includono veicoli in orbita attorno a Marte – ExoMars Trace Gas Orbiter e Mars Express – che misurano entrambi l’atmosfera del Pianeta Rosso, anche la missione dell’ESA Solar Orbiter, appena lanciata a febbraio per studiare i poli del Sole, sta spegnendo i suoi strumenti.

La maggior parte dei dipendenti dell’ESA ha lavorato da casa nelle ultime due settimane, ma l’agenzia ha deciso di inasprire le restrizioni presso il suo Centro operativo spaziale europeo a Darmstadt, in Germania, dopo che un dipendente che vi lavorava era risultato positivo per COVID-19. I governi locali, statali e nazionali in Europa hanno anche implementato restrizioni più severe in tutto il continente, il che ha tenuto conto della decisione dell’ESA.

L’agenzia sostiene che questi veicoli spaziali sono tutti in orbite stabili e saranno al sicuro mentre si trovano in queste nuove configurazioni. “Queste sonde sono progettate per sostenere in sicurezza lunghi periodi con interazione limitata o assente con il suolo, necessaria ad esempio per i periodi che trascorrono dietro il Sole visti dalla Terra, quando non è possibile alcun contatto radio per settimane”, aggiunge Densing. “Siamo certi che, con interazioni molto limitate e poco frequenti con il controllo a terra, le missioni possano rimanere in sicurezza in quella modalità operativa per mesi, qualora la durata delle misure di mitigazione del coronavirus lo richieda.”

Nel frattempo, il personale a cui è ancora consentito il controllo della missione si concentrerà sul mantenimento degli altri veicoli spaziali dell’ESA in tutto il sistema solare, incluso il veicolo BepiColombo in viaggio verso Mercurio. Quel veicolo spaziale è programmato per effettuare un sorvolo della Terra in aprile e l’ESA afferma che solo un “numero molto ridotto di ingegneri” sarà a disposizione per eseguire la manovra. Saranno inoltre sicuri di mantenere un adeguato allontanamento sociale durante il controllo della missione.

Queste non sono le prime missioni spaziali europee a subire ritardi e battute d’arresto a causa della nuova pandemia di coronavirus. Il lancio del rover Rosalind Franklin Mars dell’ESA è stato ritardato al 2022 e i lanci fuori dal principale porto spaziale europeo nella Guyana francese sono stati sospesi a tempo indeterminato fino a quando la pandemia non si placa.

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