GLI INVESTIMENTI EUROPEI NELLE TELECOMUNICAZIONI RAGGIUNGONO UN RECORD
Secondo il report “State of Digital Communications 2024” dell’associazione europea di telecomunicazioni Etno, gli investimenti nel settore delle telecomunicazioni in Europa hanno raggiunto la cifra record di 59,1 miliardi di euro. Di questo ammontare, il 60-70% è stato dedicato all’installazione di reti mobili e fisse. Tuttavia, nonostante questi investimenti significativi, i ricavi del settore in termini di Arpu (revenue per utente medio) sono i più bassi a livello mondiale, sollevando preoccupazioni sulle prospettive future del settore, sia dal punto di vista degli investimenti che della competitività.
L’Arpu mobile e fisso
Secondo il report, l’Arpu mobile in Europa è di 15 euro, una cifra significativamente inferiore rispetto ai 42,5 euro degli Stati Uniti, ai 26,5 euro della Corea del Sud e ai 25,9 euro del Giappone. Lo stesso vale per l’Arpu della banda larga fissa, che si attesta a 22,8 euro in Europa, contro i 58,6 euro degli Stati Uniti e i 24,4 euro del Giappone. Solo la Corea del Sud ha registrato un valore inferiore, pari a 13,1 euro.
Dimezzati i ritorni sugli investimenti
I dati presentati nel report mettono in luce una situazione preoccupante per le telco europee, con i ritorni sul capitale investito che si sono quasi dimezzati nel recente passato. Nel 2017, il ritorno sul capitale investito era del 9,1%, mentre nel 2022 è sceso al 5,8%, indicando una crescente difficoltà per le telco europee nel generare ritorni adeguati sui loro investimenti.
La roadmap Ftth
Riguardo alle reti fisse, l’Europa ha raggiunto il 79,5% di copertura gigabit-capable nel 2023, in netto ritardo rispetto alla Corea del Sud e agli Stati Uniti. Anche la copertura Ftth (Fiber to the Home) della popolazione europea ha registrato un miglioramento, ma Alla fine del decennio, circa 40 milioni di persone nell’UE non avranno ancora accesso a una connessione gigabit fissa.
La roadmap 5G
Il report ha sottolineato un ritardo significativo dell’Europa rispetto alla Corea del Sud, agli Stati Uniti, al Giappone e alla Cina per quanto riguarda la copertura 5G. Sebbene nel 2023 il 5G in Europa abbia raggiunto l’80% della popolazione, l’Europa è ancora indietro rispetto a tutti gli altri paesi del mondo.
Infine, per quanto riguarda l’edge cloud, che porta la capacità di calcolo vicino all’utente finale, l’Europa ha registrato un numero significativamente inferiore di offerte commercializzate rispetto all’Asia-Pacifico e al Nord America. La situazione evidenzia la necessità di una politica industriale a favore dell’innovazione e degli investimenti nell’ecosistema della connettività europea.
Conclusioni
In conclusione, il report “State of Digital Communications 2024” evidenzia la sfida che il settore delle telecomunicazioni in Europa deve affrontare. La necessità di ulteriori investimenti, politiche pubbliche favorevoli e una maggiore competitività sono cruciali per rafforzare il settore e garantire una connettività innovativa che supporti la crescita economica e l’autonomia strategica dell’Europa.