**FLORIDA: LEGGE CHE VIETA L’ACCESSO AI SOCIAL AI MINORI DI 14 ANNI**
Nella giornata di ieri il governatore della **Florida**, **Ron DeSantis**, ha firmato una legge che, di fatto, vieta l’accesso ai Social Network per i **minori di 14 anni**.
La normativa, una delle più restrittive sul territorio statunitense, prevede anche che, per i soggetti tra i 14 e i 16 anni, sia necessaria l’**approvazione dei genitori** per l’iscrizione su piattaforme di questo tipo.
Stando a quanto riportato da *NBC News*, nonostante la legge dovrebbe entrare in vigore il **primo gennaio** del prossimo anno, questa dovrà affrontare il **Primo Emendamento**: un ostacolo non da poco prima della sua definitiva approvazione.
**NON SOLO LA FLORIDA: DIVERSI STATI AMERICANI SI MUOVONO CONTRO I SOCIAL NETWORK**
A chiedere di fermare l’HB 3 sono alcuni dei colossi più noti del settore tech. Nomi come **Google**, **Meta**, **X** e **TikTok**, hanno chiesto a DeSantis di bloccare il disegno di legge.
Il gruppo costituitosi con il nome di **NetChoice**, che comprende le suddette compagnie, si è espresso via X. Secondo quanto affermato, la gestione dei dati per impedire l’accesso agli under 14, metterebbe in grande difficoltà le piattaforme coinvolte.
La Florida non è l’unico stato americano in cui la legge si sta schierando contro i social network. Disegni di legge simili sono stati proposti in **Louisiana**, **Arkansas**, **Utah** e **Ohio**, in molti casi con maggiore focus su aspetti come privacy e libertà di parola.
Anche in **California**, un gruppo a cui appartengono esponenti di diversi partiti, si sta attivando per un’iniziativa simile a quella della Florida, ovvero il **Protecting Our Kids from Social Media Addiction**.
Sebbene queste regole possano essere considerate rigide, di cerco legge e social network devono trovare dei punti d’incontro per tutelare gli utenti più giovani e vulnerabili.