IL RIBALTAMENTO DI ODYSSEUS: SCOPERTI I DETTAGLI DELLA SITUAZIONE
Dopo il ristabilimento delle comunicazioni e il download di più dati telemetrici, Intuitive Machines ha confermato ora che Odysseus è in piena salute, così come il prezioso carico di esperimenti scientifici e tecnici, ma che il lander non è atterrato “in piedi” come erroneamente stabilito nelle prime ore, ma accasciato su un lato. Lo ha annunciato il CEO di Intuitive Machines, Steve Altemus, durante un’esaustiva conferenza stampa nella notte di venerdì 23 febbraio.
IL VERDETTO DEI NUOVI DATI
Il team della missione IM-1 aveva inizialmente ipotizzato che Odysseus fosse atterrato in posizione nominale analizzando i sensori del livello del propellente nel serbatoio, che indicavano una direzione della forza gravitazionale lunare compatibile con un orientamento verticale del lander. Ma i nuovi dati scaricati nella giornata di ieri hanno fatto capire che in realtà il lander è sdraiato su un fianco, con ogni probabilità appoggiato ad una roccia.
LE CAUSE DEL RIBALTAMENTO
I dati telemetrici della discesa hanno rivelato che Odysseus ha approcciato la superficie con una velocità verticale di 10 km/h e orizzontale di 3,2 km/h, componente quest’ultima, parallela al terreno, che da parametri di missione avrebbe dovuto essere pari a zero. L’ipotesi è dunque che durante il contatto con il suolo uno dei bracci di sostegno del lander abbia urtato una roccia e si sia spezzato, facendo sì che il velivolo si adagiasse dolcemente di lato.
LE CONSEGUENZE DELLA SITUAZIONE
La buona notizia è che, nonostante la posizione non ideale, i pannelli fotovoltaici di cui è rivestito lo scafo del lander ricevono abbondante luce solare e la batteria rimane al 100% di energia. In più, il lato contenente il carico di strumentazione scientifica è pienamente esposto, permettendo così agli esperimenti di proseguire. L’impatto più grande è sul sistema di comunicazione, perché una delle due coppie di antenne è al contatto con la roccia, ed è questa l’origine dei problemi riscontrati con la ricezione del segnale sin dai primi secondi dopo l’allunaggio. Gli ingegneri sono al lavoro per ottimizzare la trasmissione dei dati riconfigurando le antenne.
IL PROSSIMO PASSO
Nelle prossime ore, Odysseus rilascerà la EagleCam, che dovrebbe fotografare il lander dall’esterno, rivelando così esattamente quanto è successo. La EagleCam avrebbe dovuto essere lanciata a 30 metri di quota durante l’allunaggio, ma a causa del cambio dell’ultimo minuto del Software di navigazione, gli ingegneri di Intuitive Machines hanno preferito rimandare per Sicurezza il suo impiego. Intuitive Machines ha annunciato che nel corso del weekend scaricherà le prime Immagini riprese dalle videocamere di Edge e che verranno pubblicate non appena disponibili.
CONCLUSIONE
La missione dovrebbe durare tra i 7 e i 10 giorni, per interrompersi al sopraggiungere della notte lunare. L’elettronica di Edge non è stata infatti progettata per resistere alle rigide temperature della notte. Restiamo in attesa delle prossime comunicazioni da parte di Intuitive Machines per scoprire come procederà la missione di Odysseus nonostante il ribaltamento durante l’allunaggio.