martedì, Novembre 19, 2024

La storia di Like a Virgin di Madonna ragionata tra arte e provocazione

**LA CONTROVERSIA DAL PALCO AL BAR**

In un bar qualsiasi di Los Angeles ci sono otto persone, tutti uomini, vestiti eleganti, seduti intorno ad un tavolo. Stanno discutendo animatamente, e il linguaggio poco si abbina ai loro outfit. Il tema della discussione è il significato di Like a Virgin di Madonna, ed emergono due visioni totalmente opposte del testo.

Sembra la scena di un film. E in effetti lo è.

**Che sarebbe stato un brano controverso, era chiaro fin dall’inizio**

Il 18 settembre 1984 Madonna partecipa alla primissima edizione degli MTV Video Music Awards. La cantante, che ben presto sarebbe diventata un’icona, era reduce da un anno incredibile, forte del successo del suo primo album. Tuttavia, nonostante i singoli del primo disco, Madonna decide di esibirsi ai VMA’s con un brano inedito. È questa la prima volta che il mondo ascolta Like a Virgin, pronto a diventare uno dei brani più controversi degli anni ‘80 (e non solo).

La performance è iconica, controversa e all’epoca fece molto discutere. Non tanto per il titolo del brano – che comunque fece molto discutere- quanto per l’esibizione stessa: in diretta televisiva Madonna si presenta in abito da sposa, con la scritta “Toy Boy” in bella vista, e termina la canzone simulando un orgasmo. “È un disastro”, pensano dai piani alti, “la distruggeranno mediaticamente”. Lo pensano anche gli autori della canzone. Già perchè Like a Virgin non è un brano scritto da Madonna.

La canzone uscirà ufficialmente un mese e mezzo dopo, scelta come singolo di lancio per l’omonimo album.

**La storia di Like a Virgin: la canzone che Madonna non ha mai scritto**

La canzone è una delle tante provenienti dal cassetto degli I-Ten, un duo di autori composto da Billy Steinberg e Tom Kelly. A dirla tutta la canzone è in quel cassetto da un bel po’, dato che nessuna casa discografica vuole proporla per i propri artisti, principalmente a causa del testo. E poi il titolo.

A scanso di equivoci: Steinberg e Kelly non sono due sprovveduti. Hanno già scritto So Emotional per Whitney Houston e True Colors per Cyndi Lauper. E poi ancora Alone delle Heart e Eternal Flame delle Bangles. Insomma, con le voci femminili ci sanno fare, dato che tutte le canzoni appena citate sono finite al numero 1 negli Stati Uniti. E indovinate chi non ha ancora raggiunto un numero 1 in classifica negli USA? Esatto, proprio Madonna.

La Sire Records (label della cantante, di proprietà della Warner) non si lascia sfuggire l’occasione, soprattutto perchè per un’artista come Madonna la polemica è più un’opportunità che un rischio. E se quindi il titolo del brano era già scandaloso di per sé (almeno per quegli anni), immaginatevelo associato al nome Madonna, che già era stata accusata di blasfemia per la scelta del nome d’arte (in realtà Madonna è il vero nome della cantante, battezzata proprio Madonna Louise Veronica Ciccone). Madonna, la vergine biblica, che canta “Come una Vergine”.

In realtà la genesi del brano è tutt’altro che immediata. Billy Steinberg ha scritto il testo, ispirato ad un momento difficile della sua vita, ma non esiste ancora una musica. Insieme a Tom Kelly intuisce che il brano ha delle potenzialità, ma non riescono a farlo quadrare. Le strofe funzionerebbero anche, ma quel ritornello suona strano. I due intuiscono che il problema è nell’interpretazione: non si può cantare una frase che recita “like a virgin” in modo irruento e rock, non sarebbe credibile. Bisogna falsettarla. E così fanno. Sebbene a entrambi il risultato della demo (cantata da Kelly) sembri ridicolo, sanno che con la voce giusta tutto potrebbe cambiare.

Così la mettono nel famoso cassetto, in attesa della giusta voce che non tarderà ad arrivare.

In scena entra anche il leggendario Nile Rodgers degli Chic, incaricato di produrre il secondo album di Madonna. Rodgers mette subito le cose in chiaro: si fa alla vecchia maniera. Niente tracce sintetizzate (che avevano caratterizzato il primo album), le canzoni saranno tutte suonate da musicisti. E allora richiama un paio degli stessi Chic, sempre pronti a imbracciare gli strumenti e fare la storia.

Diventerà il primo singolo di Madonna a raggiungere la prima posizione negli Stati Uniti. Spoiler: non sarà l’unico.

**Il significato di Like a Virgin di Madonna**

Torniamo alla discussione in quel bar di Los Angeles, a quel tavolo in cui si sta discutendo il significato del testo di Like a Virgin di Madonna. Le due interpretazioni sono in realtà entrambe sensate, dato che c’è una netta distinzione tra chi ha scritto il testo e chi invece lo ha interpretato.

L’autore Billy Steinberg ha più volte raccontato che il testo è nato dopo la fine di una relazione sentimentale molto importante. Dopo la delusione, Steinberg ha poi conosciuto un’altra donna, e si è sentito come rinato. Like a Virgin, quindi, nel senso che con la nuova compagna tutto sembrava avere il sapore della prima volta. Ecco come lo stesso Billy Steinberg ha raccontato la genesi del testo:

“Ricordo di aver scritto il testo di Like a Virgin mentre guidavo su un pick-up rosso di mia proprietà. Ero stato coinvolto in una relazione emotivamente molto difficile che alla fine era finita e avevo incontrato una nuova persona. Ricordo di aver scritto quel testo in cui mi sentivo lucido e nuovo – ce l’ho fatta a superare la natura selvaggia, in qualche modo ce l’ho fatta – ce l’ho fatta a superare questo periodo molto difficile”.

Di contro c’è sicuramente la personalità provocatoria di Madonna, che con la sua interpretazione (si veda l’esibizione ai VMA’s di cui sopra) ha decisamente caricato di sensualità l’intera canzone.

A tal proposito è interessante leggere il testo cercando di dimenticarsi la versione cantata. Letto in modo isolato, il testo è palesemente una canzone romantica. Poi però entra in gioco la Regina del Pop. E nel pop non si diventa monarchi per caso.

**Eredità culturale (tra controversie e provocazioni)**

Come anticipato Like a Virgin è stata al centro di numerose polemiche, tanto per il significato ambiguo del testo quanto per le provocatorie esibizioni di Madonna. Chi era presente al concerto di Roma del 2009 ricorda ad esempio quando la cantante dedicò la canzone a Papa Benedetto XVI, presentando così il brano: “dedico questa canzone al Papa, perché sono una figlia di Dio. Anche tutti voi siete figli di Dio”.

A bersagliare la canzone, fin dall’uscita del 1984, furono soprattutto i cattolici, per il già citato accostamento tra nome dell’artista e titolo del brano. In molti credettero che Madonna stesse prendendo in giro la loro fede. La risposta della cantante? Nessuna, se non altri titoli provocatori come Like a Prayer.

Vale anche la pena ricordare che la canzone è stata oggetto di discussione ai celebri processi condotti dal Parents Music Resource Center (PMRC). Non è certamente questa la sede per ripercorrere la storia del PMRC, ma per chi non la conoscesse basti sapere che si trattava di un comitato formato da un gruppo di donne (quasi tutte mogli di esponenti di alto rango del governo americano della metà degli anni ‘80). Queste, capitanate da Tipper Gore (moglie di Al Gore), volevano vietare la commercializzazione di musica con contenuti ritenuti violenti, anticristiani o “pericolosi”.

Al centro della polemica rientrarono anche artisti del calibro di Prince e Frank Zappa (che fu uno dei maggiori oppositori al PMRC), oltre a Madonna. Ironia della sorte, sebbene Like a Virgin fosse stata presa di mira dal PMRC, non rientrò nella lista delle canzoni incriminate, in quanto il testo era tutto sommato innocente. Nella lista delle canzoni rientrò invece Dress You Up di Madonna, il che a leggere il testo sembra di per sé una scelta decisamente ridicola.

Per fortuna il PMRC non riuscì a vietare nulla, ma ottenne l’obbligo specificare se un determinato disco contiene testi violenti, con riferimenti sessuali o con linguaggio volgare. Nacque così l’era dell’etichetta Explicit Content, obbligatoria ancora oggi per legge. Il paradosso? Come spesso accade quando si cerca di fare del proibizionismo, gli album con tale etichetta tendevano a vendere molto di più, in quanto i giovani li trovavano più appetibili.

Forse sarebbe stato più interessante e costruttivo sedersi a quel tavolo in quel bar di Los Angeles.

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