mercoledì, Novembre 27, 2024

La nuova mossa di YouTube contro gli adblock: tempi di caricamento rallentati

Youtube CONTRO GLI ADBLOCK: TEMPI DI CARICAMENTO RALLENTATI

La dura lotta tra YouTube e i sistemi di blocco pubblicitario continua. La piattaforma di Streaming Video, infatti, in questi giorni ha adottato una nuova tattica per rendere la vita difficile agli utenti di estensioni e Software adblock.

NUOVA TATTICA CONTRO GLI ADBLOCK

Nello specifico, si parla di un netto rallentamento dei tempi di caricamento che, in molti casi, rende quasi del tutto inutilizzabile il servizio. Come segnalato dall’utente Reddit noto come NightMean, e da molti altri, nel momento in cui i sistemi di blocco pubblicitario vengono disattivati, YouTube sembra tornare a funzionare normalmente.

IL MOTIVO DELLA CONTESA

Il blocco pubblicitario, infatti, causa enormi danni economici al servizio. D’altro canto, la pubblicità sulla piattaforma risulta spesso invasiva e difficile da sostenere per la maggior parte degli utenti.

REAZIONE DI YOUTUBE

In una dichiarazione di novembre, un portavoce di YouTube ha confermato che alcuni utenti che utilizzano sistemi di blocco degli annunci potrebbero essere testimoni di una “Visualizzazione non ottimale“, lasciando intendere implicitamente ad alcune azioni mirate.

CONTRO-MISURE

D’altro canto, non è la prima volta che YouTube si muove per contrastare gli adblock. Il 2023, per esempio, è stato un anno caratterizzato da mosse e contromosse con annesse polemiche. Tra gli ultimi tentativi della piattaforma vi è quella di presentare agli utenti un banner con l’esplicita richiesta di disattivare il blocco annunci (o di provare l’abbonamento YouTube Premium).

LA LOTTA CONTINUA

Se in passato la maggior parte di iniziative è stata prontamente arginata dagli sviluppatori di adblock, sarà interessante vedere chi la spunterà questa volta.

In conclusione, la battaglia tra YouTube e i sistemi di blocco pubblicitario sembra non avere fine. Mentre da una parte la piattaforma cerca di proteggere il proprio modello di business, dall’altra gli utenti continuano a cercare modi per evitare la fastidiosa pubblicità. Resta da vedere quale sarà l’esito di questa ennesima sfida.

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