venerdì, Novembre 15, 2024

La normativa europea DMA scontenta Apple: tassa fuori App Store

La Commissione Europea ha espresso preoccupazione per la decisione di Apple di introdurre una “tassa di utilizzo della Tecnologia principale” per le App distribuite al di fuori dell’App Store. Questa nuova tariffa, stabilita a 50 centesimi di euro per ogni download superiore a un milione, ha sollevato dubbi sul rispetto delle norme del Digital Markets Act (DMA).

LE NUOVE REGOLE DI APPLE E LE REAZIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Apple ha recentemente annunciato la possibilità per gli sviluppatori di distribuire le proprie app al di fuori dell’App Store, oltre alla libertà di utilizzare metodi di pagamento alternativi. Tuttavia, l’azienda ha stabilito che per beneficiare di queste opzioni, le app devono essere certificate da Apple e soggette alla tassa di utilizzo della tecnologia principale.

La decisione di introdurre questa tassa ha suscitato preoccupazione tra i regolatori europei, in particolare Margrethe Vestager, Commissario europeo per la concorrenza. Vestager ha dichiarato a Reuters che l’istituzione di questa tariffa da parte di Apple solleva insoddisfazione e potrebbe non essere in linea con le regole del DMA.

LA POLEMICA ANCHE SU META E LE REAZIONI DEGLI ATTIVISTI PER LA PRIVACY

La controversia sulle tariffe introdotte da Apple non è l’unica fonte di tensione tra le grandi aziende tecnologiche e le istituzioni europee. Anche Meta, la società dietro Facebook e Instagram, ha suscitato polemiche per le versioni a pagamento dei suoi servizi senza pubblicità.

L’attivista per la privacy Max Schrems ha criticato sia Meta che Apple, sottolineando che le politiche volte a monetizzare direttamente i dati personali degli utenti sono inaccettabili. Schrems ha ribadito la necessità di proteggere la privacy degli utenti e ha sollevato dubbi sulle pratiche commerciali delle grandi piattaforme digitali.

LA RISPOSTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA E I PROSSIMI PASSAGGI

La Commissione Europea ha annunciato che continuerà a seguire da vicino le decisioni di Apple e Meta, valutando se queste siano conformi al DMA e alle normative europee sulla concorrenza e la privacy. Margrethe Vestager ha dichiarato che sarà importante mantenere un dialogo aperto con le aziende tecnologiche, ma che eventuali violazioni delle regole saranno sanzionate.

Al momento, non è chiaro come si evolverà la situazione tra le grandi aziende tech e l’Unione Europea. Tuttavia, la Commissione sembra determinata a far rispettare le regole del DMA e a garantire una maggiore trasparenza e concorrenza nel settore digitale.

In conclusione, la controversia sulle nuove regole introdotte da Apple e Meta evidenzia la complessità delle dinamiche tra le grandi aziende tecnologiche e le autorità di regolamentazione europee. È ancora presto per prevedere gli esiti di queste controversie, ma è evidente che la Commissione Europea sarà vigile nel far rispettare le norme e nel proteggere i diritti dei consumatori.

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