**UN BRANO ATIPICO PER IL CANTAUTORE AMERICANO**
Nel 1972 il regista Sam Peckinpah stava girando il western Pat Garrett e Billy Kid. L’idea di coinvolgere nel progetto Robert Allen Zimmerman – noto come Bob Dylan – viene dal cantante country Kris Kristofferson, ingaggiato per recitare il ruolo di Billy Kid nel film. Kristofferson propone l’idea a Rudy Wurlitzer, che si incarica di convincere il regista.
Il primo incontro tra Peckinpah e Dylan risulta molto interessante, con Peckinpah che, incredulo, chiede “chi cavolo è Bob Dylan?”. Dylan, già un’icona musicale a livello mondiale, era affascinato dal mondo del Cinema e desideroso di apprendere le tecniche cinematografiche.
Dopo che Peckinpah accetta di incontrare Dylan per discutere il coinvolgimento del cantautore nella colonna sonora del film, l’incontro avviene a casa di Peckinpah, dove Dylan dimostra il suo talento musicale. Il regista, impressionato, decide di affidare a Dylan l’intera colonna sonora, assegnandogli anche un ruolo sullo schermo, quello del cowboy Alias.
Una delle scene più significative del film è quella in cui lo sceriffo Baker, ferito a morte dalla banda di Billy the Kid, si avvicina al fiume sotto gli occhi della moglie. Dylan è incaricato di musicare questa scena, e il risultato è un brano eterno e iconico: Knockin’ on Heaven’s Door.
**LA GENESI DEL BRANO E IL LAVORO PER IL CINEMA**
Bob Dylan ha avuto carta bianca per la colonna sonora di Pat Garrett e Billy the Kid ma ha dovuto sopportare alcune pressioni per adattare la sua musica alla scena della morte dello sceriffo Baker. Mentre il resto della colonna sonora comprende principalmente tracce strumentali di stampo country, Dylan propone un approccio più cantautorale per la scena in questione.
Per trovare l’arrangiamento giusto, i musicisti sono stati portati su un palco di un teatro e hanno assistito alla proiezione della scena del film, in modo da potersi immergere completamente nella narrazione. Jim Keltner alla batteria, Roger McGuinn dei Byrds alle chitarre elettriche e Donna Weiss ai cori hanno collaborato con Dylan per questa traccia. Anche se esaasperato dal lavoro, Dylan si è impegnato nella registrazione.
Il significato del brano è strettamente legato alla scena del film in cui lo sceriffo Baker muore. Dylan dà voce allo sceriffo che, consapevole dell’imminente morte, si rivolge alla moglie, esprimendo il desiderio di liberarsi del distintivo e delle armi. La canzone riflette il momento di transizione tra la vita e la morte.
**IL SUCCESSO INTERNAZIONALE E LE COVER**
Knockin’ on Heaven’s Door è diventata uno dei brani più coverizzati di sempre, raggiungendo un grande successo internazionale. Artisti come Guns N’ Roses, Eric Clapton, U2, Aretha Franklin, Bryan Ferry, e molti altri hanno reinterpretato il brano in chiave personale, aggiungendo la loro impronta musicale all’eterna canzone di Dylan.
La sua semplicità armonica e la sua popolarità hanno reso Knockin’ on Heaven’s Door una canzone iconica, amata da generazioni di appassionati di musica. La sua essenza e il suo significato universale continuano a influenzare artisti di tutto il mondo, dimostrando la forza e l’immortalità della musica di Bob Dylan.