giovedì, Settembre 19, 2024

Italia al 19° posto nel Digital Government Index (DGI): sfide e stallo nella strategia data driven

L’ITALIA AL 19° POSTO NEL DIGITAL GOVERNMENT INDEX 2023

L’Italia si posiziona al 19° posto nell’edizione 2023 del Digital Government Index (DGI) dell’OCSE, la classifica che valuta gli sforzi compiuti dai governi per creare le basi necessarie per una trasformazione digitale del settore pubblico coerente e incentrata sulle persone. Sul podio, troviamo Corea, Danimarca e Regno Unito, che si distinguono per performance particolarmente virtuose in tutti gli ambiti analizzati: servizi Digital by design, PA data-driven, servizi Government as a platform, amministrazione aperta, amministrazione user-driven e proattività.

L’indagine è stata formulata sulla base di 155 dati provenienti da 33 Paesi membri, 4 Paesi in via di adesione e 1 Paese partner raccolti nel 2022, che coprono il periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e il 31 ottobre 2022.

LE SFIDE DELLA PA ITALIANA

A pesare sulle performance dell’Italia è in particolare l’indice che misura la maturità data driven della PA: 0.534, contro un 1 di Corea, 0.833 di Danimarca e 0.598 di Regno Unito. In questo ambito i primi dieci classificati sono Corea, Estonia, Irlanda, Norvegia, Danimarca, Francia, Colombia, Australia, Lituania e Svezia: in tutti questi Paesi, la gestione e l’utilizzo dei dati governativi sono una priorità strategica.

Ma l’Italia cade anche sulla proattività: l’indice rilevato è pari a 0.461, ben lontano dal 0.934 della Corea e in generale inferiore alla media di 0.567. La proattività rimane una dimensione impegnativa per molti Paesi.

NEL COMPLESSO, UN PUNTEGGIO COMPOSITO DI 0.578

Nel complesso, il nostro Paese chiude con un punteggio composito di 0.578. Questo punteggio è frutto anche degli altri indici rilevati: 0.684 per i servizi digital by design, 0.590 per i servizi government as a platform, 0.549 per l’amministrazione aperta, 0.650 per l’amministrazione user-driven.

PA DATA DRIVEN

La dimensione “Settore pubblico guidato dai dati” misura i progressi compiuti dal governo nello sviluppo delle basi necessarie per facilitare l’accesso e la condivisione dei dati nel settore pubblico.

SERVIZI DIGITAL BY DESIGN

La dimensione Digital by design misura gli sforzi per istituzionalizzare il governo digitale nell’apparato governativo in modo da consentire alle istituzioni del settore pubblico di utilizzare gli strumenti e i dati digitali in modo coerente e strategico per trasformare processi e servizi.

GOVERNMENT AS A PLATFORM

La dimensione Governo “come piattaforma” misura la disponibilità di elementi comuni quali linee guida, strumenti, dati, infrastrutture e Software per dotare i team del settore pubblico di processi e servizi coerenti e sicuri in tutto il settore pubblico.

AMMINISTRAZIONE APERTA

La dimensione Open by default misura l’apertura, al di là del rilascio di dati aperti, includendo gli sforzi per promuovere l’uso di tecnologie e dati per comunicare e coinvolgere diversi attori.

AMMINISTRAZIONE USER DRIVEN

La quarta dimensione in ordine di importanza è quella orientata all’utente, con una media di 0,607. Questa dimensione valuta la capacità dei governi di incentrare la progettazione e l’erogazione di politiche e servizi sulle esigenze degli utenti.

PROATTIVITÀ

Questa dimensione valuta la capacità dei governi di anticipare le esigenze degli utenti e dei fornitori di servizi in modo da fornire servizi governativi in modo proattivo.

L’IMPORTANZA DELLA DIGITALIZZAZIONE DELLA PA

L’amministrazione digitale è essenziale per trasformare i processi e i servizi governativi in modo da migliorare la reattività e l’affidabilità del settore pubblico. Durante la pandemia Covid-19 si è rivelato fondamentale per la capacità dei governi di continuare a operare in tempi di crisi e di fornire servizi tempestivi a cittadini e imprese. Affinché la trasformazione digitale sia sostenibile a lungo termine, ha bisogno di solide fondamenta, tra cui accordi di governance adattabili, infrastrutture pubbliche digitali affidabili e resilienti e un approccio prospettico alla governance con tecnologie emergenti come l’Intelligenza Artificiale.

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