INQUINAMENTO ATMOSFERICO NELLA PIANURA PADANA: UNA SITUAZIONE ALLARMENTE FUORI DALLA NORMA
Ci siamo appena appena lasciati alle spalle la Giornata nazionale del risparmio energetico, che si celebra il 16 febbraio. Ora sono arrivate le fotografie dell’Esa, che nel mese di gennaio ha seguito la Pianura Padana tramite il CAMS (Copernicus Atmosphere Monitoring Service). Cosa si è evinto dal monitoraggio?
IL MONITORAGGIO DELL’ESA
Leggiamo sul sito del CAMS che l’obiettivo del servizio è quello di “fornire stime giornaliere quasi in tempo reale delle emissioni di CO2 per sei settori di attività nell’Unione Europea e nel Regno Unito”. Un’animazione mostra le concentrazioni orarie di PM10 nella Pianura Padana nel mese di gennaio.
PM10: COS’È E QUALI SONO I DATI RILEVATI
PM è acronimo di “particulate matter” (particolato), e il numero che segue indica le dimensioni delle particelle. PM10 è un particolato formato da particelle con diametro inferiore al centesimo di millimetro ed è una polvere che penetra con facilità nei nostri organismi. La nube di particolato è ben visibile dall’animazione dell’Esa. Ma a quali dati corrisponde?
VALORI DI PM10 BEN OLTRE LA NORMA
Le concentrazioni di PM10 sono state ben superiori a quanto indica la direttiva europea 2008/507CE, recepita in Italia con il decreto legislativo 155 del 2010, secondo cui il PM10 non deve superare i 50 microgrammi per metro cubo in media in una giornata. Inoltre, il valore medio annuo non deve superare i 40 microgrammi al metro cubo, valore che può essere superato non più di 35 volte in un anno. Ebbene, limitandoci alle ultime rilevazioni, il 18 febbraio a Milano sono stati superati i 100 microgrammi per metro cubo e a Torino i 77 microgrammi. Piacenza ha fatto segnare 96 microgrammi, Asti 91 microgrammi, Brescia 87 e Bergamo 83.
MILANO: TERZA CITTÀ PIÙ INQUINATA DEL MONDO (E RELATIVA POLEMICA)
L’inquinamento atmosferico nel Nord Italia è balzato alle cronache nella giornata di domenica 18 febbraio, quando Milano è stata segnalata come terza città più inquinata del mondo, dopo Dacca in Bangladesh e Lahore in Pakistan. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha parlato di una “notizia di un ente privato che non ha titolarità”. La classifica è stata stilata dal sito svizzero IQAir, che aggrega svariati indicatori: polveri sottili Pm2.5 e Pm10, ozono, ossidi di azoto e zolfo. Nelle ore successive Milano è scesa di diverse posizioni, restando comunque la metropoli più inquinata dell’Occidente.
IL DATO DI MILANO
Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, il sindaco Beppe Sala ha rigettato al mittente, indicandola come poco credibile, la classifica del sito svizzero IQAir. Nel lungo periodo, dal 2000 a oggi, l’inquinamento nella città ambrosiana è in effetti migliorato, se si prende il numero di giorni in cui il PM10 ha superato la soglia critica in un anno. Ma è anche vero che oggi c’è una maggiore attenzione generale al fenomeno dello smog e delle polveri. Va però detto che se in tutto il 2023 i giorni nei quali i livelli di PM10 hanno superato la soglia prevista dalla legge sono stati 29, in questo inizio di 2024 siamo già arrivati a 24.
I CONSIGLI MINIMI
Nelle giornate di inquinamento atmosferico particolarmente intenso, i consigli sono quelli che ci può fornire il nostro buon senso. Senza eccessivi allarmismi, sarebbe ad esempio opportuno evitare passeggiate all’aperto, specie per bambini, anziani o per chi soffre di malattie all’apparato cardiocircolatorio o respiratorio. È consigliabile fare sport in prossimità di aree verdi, e solo alle prime ore del mattino o alla sera, quando il traffico è inferiore. La mascherina non è in grado di proteggere dalle polveri più sottili. Le abitazioni vanno arieggiate, meglio se aprendo le finestre che danno su cortili, vie interne o comunque meno esposte allo smog. Dicevamo di non cadere in eccessivi allarmismi. Ma è indubbio il fatto che il problema dell’inquinamento atmosferico non vada sottovalutato, se pensiamo che secondo un report dell’OMS, a livello globale 9 persone su 10 respirano aria non salubre.
In conclusione, i dati rilevati sono allarmanti e richiedono un’azione immediata per combattere l’inquinamento atmosferico che minaccia la salute, in particolare nelle aree industrializzate come la Pianura Padana. Sono necessari interventi immediati per ridurre le emissioni nocive e preservare la qualità dell’aria per le generazioni future.