IL CASO DI BLUE SCUTI: QUANDO IL SUCCESSO DEI GIOCHI Video DIVENTA UNO SBERLEFFO
Vi abbiamo raccontato dell’impresa di Blue Scuti, il genio tredicenne di Tetris arrivato al livello 237 della versione NES mandandola in crash, impresa mai riuscita a nessuno prima di lui. Il ragazzo è stato celebrato dalla community, ma qualcuno ha invece preso con ilarità il suo record.
IL COMMENTO INFELICE DI JAYNE SECKER
Jayne Secker, giornalista di SKY News, ha infatti commentato la notizia dell’impresa a Tetris di Blue Scuti con un commento che non è passato inosservato: “Da madre ti direi di allontanarti dallo schermo, uscire di casa e di respirare aria fresca. Battere Tetris non è un obiettivo di vita”, queste le parole della Secker che hanno subito attirato diverse critiche. Chris Scullion, giornalista del portale VideoGamesChronicle, commenta dicendo che “siamo nell’anno del Signore 2024 e Sky News ancora continua a dire alle persone che giocano ai Videogiochi di uscire di casa a respirare aria pulita, nello stesso giorno in cui celebrano un campione sedicenne di freccette”.
LE REAZIONI DALL’INDUSTRIA VIDEOLUDICA
Alle parole di Scullion se ne uniscono tante altre, anche da esponenti dell’industria videoludica. “Da padre posso dirti che se a 13 anni Kit battesse un gioco impossibile stabilendo un record mondiale io ne sarei incredibilmente fiero. Quel commento è talmente datato e così di pessimo gusto per come colpisce un bambino che io resto semplicemente senza parole”, dice Jimmy Bowers, community manager di Sumo Digital. Anche Becky Frost di Rare ha detto la sua sulla vicenda: “Finire Tetris non è un obiettivo di vita… Sì, ma per te! Quanti record mondiali hai raggiunto a 13 anni? Che modo disgustoso, presuntuoso ed orribile per sminuire il successo di questo bambino”.
IL DOPPIO STANDARD NEI CONFRONTI DEI GIOCHI VIDEO
“La cosa più assurda di come questa vicenda è stata trattata è che se si fosse trattato di un bambino campione di scacchi, per esempio, tutti lo avremmo celebrato e lo avremmo persino invitato a Downing Street per fare una partita”, commenta Bhavina Bharkhada, capo delle comunicazioni relative all’industria videoludica britannica.
CONCLUSIONE
Insomma, quella della Secker è stata una battuta molto infelice. E soprattutto ormai molto vecchia. Questo episodio mette in luce il doppio standard che ancora esiste nei confronti dei videogiochi e dei giocatori, soprattutto quando si tratta di giovanissimi che riescono a raggiungere risultati straordinari. È necessario cambiare la percezione e l’atteggiamento verso il mondo dei videogiochi, riconoscendo e celebrando le imprese eccezionali, indipendentemente dalla natura del gioco. Sia Blue Scuti che tutti i giovani giocatori che si impegnano per raggiungere risultati straordinari meritano rispetto e sostegno, senza dover subire pregiudizi o derisioni.