domenica, Novembre 24, 2024

Il piano segreto di Facebook per spiare gli utenti Snapchat

**SCANDALO SOCIAL: IL PIANO SEGRETO DI Facebook PER SPIARE GLI UTENTI DI Snapchat**

A quanto pare Facebook avrebbe lanciato un progetto segreto per intercettare e decrittografare il traffico relativo all’App Snapchat.

Secondo quanto emerso, l’obiettivo di questo piano era di esaminare il comportamento dell’utenza per poter ottenere vantaggi competitivi rispetto al Social Network concorrente. Questo è quanto emerso rispetto a quello che è stato battezzato Project Ghostbusters, in chiaro riferimento al logo di Snapchat.

Visto che Snapchat, così come tanti altri servizi simili, adotta un sistema di crittografia, Meta ha utilizzato una Tecnologia adatta per eludere tale protezione.
A confermare le intenzioni di Meta vi sono svariate e-mail tra personale Facebook in cui viene discusso il piano d’azione.

**LE PROVE DELL’INTRUSIONE DI META SU SNAPCHAT**

Per “scardinare” il sistema di crittografia adottato da Snapchat, gli ingegneri di Facebook sembrano aver usato Onavo, servizio simile alle classiche VPN acquisita nel 2013 dal suddetto social network.
Nonostante la chiusura di tale servizio, avvenuta nel 2019, le infrastrutture sono rimaste e sono state adoperate da Meta proprio nel contesto del Project Ghostbusters.
Di fatto, Meta sembra essersi comportata come fanno alcuni hacker con gli attacchi definiti man-in-the-middle, frapponendosi sul traffico tra un dispositivo e il server della piattaforma.
Un intervento di questo tipo, di fatto, consente all’attaccante di leggere i dati trasmessi, ottenendo informazioni sensibili come nome utente, password e altri dati. Il tutto, come già detto, avveniva grazie a Onavo.

**CLASS ACTION CONTRO FACEBOOK: IL TRIBUNALE VALE DELLE ACCUSE**

Nel 2020, attraverso un’operazione avviata da Sarah Grabert e Maximilian Klein, è stata intentata una class action nei confronti di Facebook, con la piattaforma accusata di aver estratto in modo ingannevole dati degli utenti per aumentare la propria competitività rispetto ai concorrenti.
A quattro anni di distanza, queste accuse si sono rivelate alquanto fondate.

La vicenda ha creato scalpore nel mondo dei social media e definito una grave violazione della privacy degli utenti di Snapchat perpetrata da Facebook attraverso l’utilizzo scorretto di strumenti VPN e di decrittazione.

Le reazioni dell’opinione pubblica e delle autorità competenti non si sono fatte attendere e si prospettano conseguenze legali per il colosso dei social network.
Resta da capire come Facebook intenda gestire e arginare le conseguenze di questo scandalo che ha messo in pericolo la Sicurezza e la privacy di milioni di utenti online.

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