Il caso ChatGpt continua a far discutere non solo in Italia, ma anche in altri paesi. Dopo l’incontro del Garante della Privacy con OpenAI, si sono moltiplicati i pareri e le proposte sulla regolamentazione della piattaforma di Intelligenza Artificiale. TikTok è stato recentemente multato nel Regno Unito per l’uso illegale dei dati personali dei bambini.
La “provocazione” del gruppo Pd in Lombardia
Il gruppo del Pd in Regione Lombardia ha depositato una proposta di legge “provocatoria” sull’Intelligenza Artificiale scritta da ChatGpt per regolamentarla. La proposta intende disciplinare e favorire l’utilizzo dell’AI in Regione Lombardia, prestando particolare attenzione alle società partecipate e favorendo la diffusione dell’AI nei diversi settori economici e sociali della regione.
OpenAi: “Al lavoro con il Garante italiano”
Mira Murati, la Cto di OpenAI, ha dichiarato in un’intervista a La Stampa di aver lavorato con il Garante per risolvere il problema relativo alla piattaforma di ChatGpt il più rapidamente possibile. L’azienda sta valutando soluzioni per rispondere alle preoccupazioni del Garante sulla raccolta dei dati personali e ridurre i dati personali nell’addestramento di ChatGpt.
Come si muovono gli altri Paesi
Dopo le rilevazioni del Garante Privacy italiano, anche altri paesi hanno iniziato a investigare sulla piattaforma di Intelligenza Artificiale di ChatGpt. Il Canada ha annunciato di aver avviato un’indagine su OpenAi, mentre Germania, Francia e Irlanda si starebbero muovendo sulle orme del Garante italiano. Europol ha anche avvertito che i criminali informatici sono pronti a sfruttare l’intelligenza artificiale dei chatbot conversazionali per la commissione di frodi e altri crimini informatici.
Dati personali dei bambini, l’UK multa TikTok
TikTok è stato multato dall’Information Commissioner’s Office per 12,7 milioni di sterline per l’uso illegale dei dati personali dei bambini. L’autorità britannica di regolamentazione dei dati digitali ha evidenziato che 1,4 milioni di minori sotto i 13 anni nel Regno Unito hanno aperto un account sulla piattaforma TikTok nel 2020, contrariamente alle sue regole ufficiali, e ha contestato l’utilizzo dei dati senza il consenso dei genitori.