lunedì, Gennaio 20, 2025

Il nomadismo digitale e lo smart working: spinte per la crescita sostenibile in Italia

IL NOMADISMO DIGITALE: UNA CHANCE PER L’ITALIA

Il nomadismo digitale e lo smart working rappresentano una grande opportunità per migliorare la vita delle persone e dei lavoratori, aumentando la produttività delle aziende e contribuendo a ridurre il divario economico, sociale e territoriale in Italia. Questo è quanto emerge dal terzo rapporto sul nomadismo digitale in Italia presentato dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali (Aind) e WindTre.

LA PARTNERSHIP AIND-WINDTRE

Grazie alla partnership con Aind, WindTre si propone di ampliare la portata del progetto “Borghi Connessi” e di promuovere un modello di comunità attrattiva per i lavoratori, aiutando i comuni a superare il divario digitale territoriale attraverso l’innovazione tecnologica. Il programma, oltre a valorizzare le infrastrutture esistenti, pone particolare attenzione alla crescita di una maggiore cultura e consapevolezza digitale nei piccoli comuni, e allo sviluppo di iniziative a beneficio della comunità.

WINDTRE RILANCIA SULLA SOSTENIBILITÀ

“WindTre, tramite l’accordo di collaborazione con l’Associazione Italiana Nomadi Digitali, vuole contribuire allo sviluppo dello smart working nei piccoli borghi italiani” – dichiara Alberto Pietromarchi, Wholesale Director e Sustainability Ambassador di WindTre. Riteniamo che ci siano notevoli sinergie tra gli obiettivi di sostenibilità perseguiti da WindTre con il progetto Borghi Connessi ed il lavoro dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali, poiché il fenomeno dei Nomadi Digitali può riportare i piccoli borghi italiani in una posizione più centrale rispetto alla società italiana e stimolare la loro crescita economica sostenibile.

NOMADISMO DIGITALE: OPPORTUNITÀ PER L’ITALIA

“L’obiettivo di questa terza edizione del rapporto sul nomadismo digitale in Italia è quello di accrescere la consapevolezza e la conoscenza del fenomeno nomadi digitali nel nostro Paese, e comprendere in che modo questo possa contribuire a sostenere un reale processo di rilancio e di sviluppo per l’Italia. Valorizzando i nostri territori, attraverso l’attrazione di lavoratori da remoto, professionisti, e più in generale talenti, nei piccoli centri e nelle aree interne del nostro Paese – dice dichiara Alberto Mattei Presidente dell’Associazione Italiana nomadi Digitali. La ricerca si focalizza sulle opportunità e sugli impatti economici, sociali e ambientali derivanti dal lavoro remoto e dal nomadismo digitale sulle comunità locali.

In un periodo in cui il lavoro da remoto è sempre più diffuso, sfruttare il potenziale offerto dal nomadismo digitale può rappresentare un’opportunità concreta per l’Italia, e soprattutto per quei territori che stanno lottando contro lo spopolamento e la marginalizzazione economica. Ma per cogliere appieno queste opportunità, è necessario affrontare alcune sfide e implementare le giuste politiche e infrastrutture.

Il rapporto dimostra che il nomadismo digitale può contribuire significativamente al rilancio e allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, portando benefici non solo in termini di crescita economica, ma anche in termini di inclusione digitale e riduzione delle disuguaglianze territoriali. Tuttavia, affrontare concretamente queste sfide richiede un impegno concreto da parte delle istituzioni pubbliche, delle aziende e della società nel suo complesso.

Aind e WindTre stanno già svolgendo un ruolo importante nel promuovere il nomadismo digitale in Italia, ma è fondamentale che questo impegno venga supportato da politiche pubbliche efficaci, investimenti nelle infrastrutture digitali e iniziative di formazione e sensibilizzazione. Inoltre, le aziende devono adattarsi a nuovi modelli di lavoro, garantendo al contempo un ambiente di lavoro salutare e sostenibile per i propri dipendenti.

Il nomadismo digitale, se sfruttato in modo intelligente e responsabile, può rappresentare una leva fondamentale per ridurre le disuguaglianze territoriali, promuovere la crescita economica e sostenibile e migliorare la qualità della vita delle persone. Adottare politiche e iniziative mirate a sostenere e promuovere questo fenomeno potrebbe essere la chiave per un futuro migliore per l’Italia e per i suoi cittadini.

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