L’ARTICOLO
LA RICERCA SULL’IMPOSSIBILITA’ DI DISTINGUERE
La fittizia ricerca citata nel recente spot TV sull’impossibilità di distinguere un urlo di gioia da un grido di dolore o paura non tiene di certo conto delle esperienze interattive vissute dai fan più accaniti di Videogiochi horror, basti pensare all’incubo digitale promessoci dal terrorizzante Paranormal Tales.
L’avventura a tinte oscure in stile body cam di Horror Cam Committee è però solo l’ultimo di una lunga schiera di titoli che fanno della paura la loro cifra stilistica, con videogiochi entrati nella storia del medium per le scariche di adrenalina restituite agli utenti, sullo sfondo di tante altre esperienze dark a vocazione narrativa e dei numerosi progetti (indie e non solo) votati al jump scare.
PT, LA DEMO ‘ORFANA’ DI SILENT HILLS
Legato a doppio filo al lavoro che Hideo Kojima stava portando avanti con Konami e gli amici Guillermo del Toro (il regista de La Forma dell’Acqua, Il Labirinto del Fauno e tanti altri film) e l’attore Norman Reedus, P.T. ha aperto una piccola ma importantissima finestra sul progetto mai nato di Silent Hills. Segnando per sempre la storia dei videogiochi horror.
L’esperienza interattiva vissuta dagli emuli di Reedus esplorando il multiverso infernale dell’appartamento di P.T. ha scolpito nella memoria di milioni di appassionati il ricordo indelebile di un’Opera tanto potente quanto disturbante, un’antologia dell’orrore che sorprende costantemente il giocatore ingabbiandolo in un incubo senza fine dal quale è (quasi) impossibile uscire. Dal 12 agosto del 2014 ad oggi, in tanti hanno provato a rievocare quelle emozioni con dei remake fan made di P.T., e altrettanti sviluppatori hanno tratto ispirazione dalla demo di Silent Hills per costruire le impalcature ludiche, narrative e contenutistiche dei rispettivi videogiochi.
ALAN WAKE 2
Il viaggio parallelo dello Scrittore maledetto e della detective Saga Anderson tra Bright Falls e il Dark Place ha saputo ritagliarsi un posto nell’Olimpo delle esperienze survival horror, grazie a una narrazione incalzante e alla capacità di Remedy nel raccontarla seguendo un percorso pieno di colpi di scena e tuffi al cuore.
L’opera ultima di Sam Lake e compagni ha dato vita a una dimensione a tinte oscure che si alimenta del terrore dei giocatori, facendo così di Alan Wake 2 un horror senza freni e originale da far paura, e non solo in senso figurato. La perfetta metafora del lavoro svolto dal team di Espoo è rappresentata dalla Presenza Oscura, un’entità che sprona i fan vecchi e nuovi della serie a porsi sempre delle nuove domande per dipanare i misteri di un’opera digitale unica nel suo genere.
ALIEN ISOLATION
Solo chi ha indossato i panni della figlia di Ellen Ripley è consapevole dell’eccelso lavoro svolto da Creative Assembly con Isolation, un’odissea interattiva che non si limita a ‘prendere i prestito’ l’IP di Alien per confezionare a schermo l’ennesima esperienza jump scare a tinte splatter, ma attinge al suo lato più inquietante e viscerale per sorprendere lo spettatore e immergerlo in un incubo mortale.
Con Alien Isolation, Creative Assembly ha toccato l’apice degli horror sci-fi e, nonostante i dieci anni trascorsi dal suo approdo sul mercato, ancora oggi sono in tanti a considerarlo come il thriller interattivo più immersivo e appassionante del suo genere di riferimento.
MADISON
Disponibile da luglio 2022, MADiSON è il capofila indiscusso degli horror psicologici in soggettiva ispirati a P.T., merito sia di un comparto grafico di prim’ordine che di una ‘carica emotiva’ che si riflette negli infiniti jump scare che ne imperlano la trama.
Il titolo firmato dal team Bloodious cala i fan del genere nei panni di un giovane ‘indagatore dell’incubo’ recatosi in una casa infestata per andare alla ricerca delle prove dell’esistenza di una vita ultraterrena. Il punto focale dell’impianto ludico e narrativo eretto dagli sviluppatori indie è rappresentato dalla fotocamera del protagonista, uno strumento che consente ai giocatori di catturare (letteralmente!) le sagome deformi dei fantasmi malevoli e raccogliere indizi lasciati dalle entità spettrali più benevole. Se volete saperne di più, qui trovate la nostra recensione di MADiSON.
IL FUTURO: DA PARANORMAL TALES A LUTO PASSANDO PER OD DI HIDEO KOJIMA
Per gli appassionati di avventure horror si prospetta un futuro davvero radioso (e al tempo stesso oscuro, dipende dai punti di vista). I titoli in sviluppo che promettono di farci sobbalzare dalla sedia con effetti grafici spaventosi, Storie inquietanti e gameplay da incubo sono tantissimi e abbracciano ogni sottogenere, dai thriller psicologici agli splatter horror passando per gli slasher multiplayer.
Oltre al già citato Paranormal Tales, tra i progetti a tinte oscure più promettenti che saranno disponibili nel 2024 e oltre troviamo l’horror spagnolo ispirato a PT Luto, i fantasmi da legare di Graveyard Shift e gli spettri da scacciare in Paranormal Activity Found Footage. In quest’ambito è poi impossibile non citare l’esperienza horror nextgen OD di Hideo Kojima, un titolo del quale, però, abbiamo pochissime informazioni.