giovedì, Dicembre 19, 2024

Il futuro degli abbonamenti nel mercato videoludico: analisi e prospettive da esperti

LA CRESCITA DEI SERVIZI IN ABBONAMENTO NEL MONDO DEI Videogiochi

Sulla scorta delle dichiarazioni di Philippe Tremblay, Director of Subscriptions di Ubisoft, e del rinnovamento dei piani di Ubisoft+, in questi giorni si sta parlando molto del ruolo degli abbonamenti e del loro futuro.

Secondo Tremblay, anche se i servizi in abbonamento, tra cui lo stesso Ubisoft+, sono cresciuti in maniera considerevole negli ultimi anni, molti giocatori preferiscono ancora possedere i loro giochi in formato fisico. Di conseguenza, a differenza di quanto è accaduto nel mondo del Cinema, delle Serie TV e della musica, nel mercato dei videogiochi la transizione verso gli abbonamenti digitali si sta concretizzando più lentamente.

ADDEDIOSVEN VINCKE E LA SUA POSIZIONE

Ad aggiungere ulteriore pepe alla discussione ci ha pensato Sven Vincke di Larian, studio responsabile di Baldur’s Gate 3, che senza troppi giri di parole ha dichiarato di non apprezzare i servizi in abbonamento, i cui esempi più illustri e famosi risultano essere PlayStation Plus e Xbox Game Pass. A suo dire, “sarà molto più difficile realizzare buoni contenuti se l’abbonamento diventerà il modello dominante”.

QUANTO INCIDONO I SERVIZI IN ABBONAMENTO NEL MERCATO ATTUALE?

Ma quindi, quanto incidono i servizi in abbonamento nel mercato attuale? Prima o poi diventeranno il modello dominante? Non possiamo predire il futuro, ma la situazione attuale – quantomeno negli USA – sembra essere piuttosto chiara. A presentarcela è stato Mat Piscatella, autorevole analista di Circana che da anni osserva attentamente il mercato dei videogiochi statunitense. Stando a quanto ha scritto sul suo profilo personale, “la crescita dei servizi in abbonamento negli USA si è stabilizzata” ed attualmente rappresentano “il 10% della spesa totale effettuata dai videogiocatori su PC e console”.

IL RUOLO DEI SERVIZI IN ABBONAMENTO NEL MERCATO VIDEOLUDICO STATUNITENSE

In altre parole, adesso i servizi in abbonamento come Game Pass e PlayStation Plus valgono il 10% del mercato videoludico statunitense e hanno smesso di crescere. Alla luce di ciò, Piscatella ritiene che “l’idea secondo la quale gli abbonamenti diventeranno il modello dominante non è supportata dai dati”. A suo dire, piuttosto che cannibalizzarlo, si sono semplicemente aggiunti al modello di vendita tradizionale, offrendo ai giocatori nuovi modi di giocare e agli sviluppatori metodi di distribuzione alternativi.

IL FUTURO DEI SERVIZI IN ABBONAMENTO NEL MONDO DEI VIDEOGIOCHI

Tuttavia, non tutti sono d’accordo con questa prospettiva. Alcuni esperti del settore ritengono che, nonostante la situazione attuale, i servizi in abbonamento potrebbero continuare a crescere e a diventare sempre più dominanti nel mercato. La facilità di accesso a una vasta libreria di giochi e la possibilità di provare titoli nuovi senza doverli acquistare potrebbero attrarre sempre più giocatori verso questo modello.

CONCLUSIONE

Insomma, la questione dei servizi in abbonamento nel mondo dei videogiochi è ancora aperta e oggetto di ampio dibattito. Mentre alcuni sostengono che non diventeranno mai il modello dominante, altri vedono un futuro di crescita e affermazione per questi servizi. Solo il tempo potrà dire chi avrà ragione, ma una cosa è certa: il mercato videoludico è in costante evoluzione e sarà interessante osservare come si svilupperanno i servizi in abbonamento nei prossimi anni.

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