giovedì, Novembre 14, 2024

Il finale di Final Fantasy 7 Rebirth: sorprese e emozioni nel multiverso narrativo

Final Fantasy 7 REBIRTH: UNA RIVISITAZIONE SORPRENDENTE

Esattamente come il predecessore, Final Fantasy 7 Rebirth conserva l’anima del classico originale riuscendo tuttavia ad espandere l’universo narrativo in maniera sorprendente, facendo sentire gli appassionati a proprio agio e al tempo stesso lasciandoli spiazzati.

Così, il finale di Final Fantasy 7 Rebirth colpisce nel segno offrendo una degna conclusione alla seconda storia della trilogia Remake e offrendo ai giocatori ampio margine per speculare in vista del capitolo conclusivo.

COSA ACCADE NEL FINALE DI FINAL FANTASY 7 REBIRTH?

Andiamo dritti al sodo, in modo da rispondere immediatamente alla domanda che con tutta probabilità vi ha condotti fin qui. Sì, Aerith muore anche in Final Fantasy 7 Rebirth. Il gioco si conclude con lo stesso tragico avvenimento che aveva sconvolto i giocatori degli anni ’90, ma stavolta le cose sono andate in maniera diversa.

Aerith si reca al tempio per pregare, poiché in quanto membro della razza Cetra è in grado di comunicare direttamente con il Flusso Vitale del Pianeta e indurlo a guarire sé stesso. Come nell’originale, Sephiroth interviene per interrompere la preghiera, tuttavia stavolta cloud riesce quasi a fermarlo. Diciamo “quasi”, poiché nonostante riesca a deviare il primo colpo dell’avversario, ad un certo punto l’immagine si distorce con la sovrapposizione di una scena che vede Aerith morire sotto il colpo della Masamune. Che sia Opera dei Numen? Arrabbiati per quanto accaduto, il gruppo affronta e sconfigge dapprima Jenova Lifeclinger e poi Sephiroth, ma alla fine quest’ultimo scappa via ridendo, ben conscio che in futuro si scontreranno ancora.

C’è dell’altro. Nonostante il gruppo pianga la morte di Aerith (e il gioco lasci intendere che sia effettivamente venuta a mancare), Cloud continua a vederla e a parlarci. Gli altri, invece, no, anche se un indizio lascia intendere che RED XIII riesca in qualche modo a percepirla. Dunque, perché Cloud riesce ancora a vederla? È possibile che, essendo stato esposto a multiple realtà, il protagonista abbia sviluppato un legame talmente forte da trascendere il multiverso e percepire la sua esistenza in dimensioni dove è ancora viva. O, molto semplicemente, è un’illusione. Sappiamo che la trama della trilogia remake di Final Fantasy 7 convergerà nel film Advent Children, il quale affronta proprio il percorso di accettazione del fallimento da parte di Cloud.

IL MULTIVERSO E IL DESTINO INEVITABILE

Il multiverso è una delle tematiche principali di questa nuova iterazione di Final Fantasy 7 (bisogna guardare il cane Stamp per capire in quale realtà ci si trova), assieme all’inevitabilità del destino. Alla fine, Aerith giura a Cloud che con le sue preghiere riuscirà a fermare la Meteora. Il protagonista, dal canto suo, le promette che fermerà una volta per tutte Sephiroth.

C’è inoltre il capitolo Zack. Durante lo scontro finale, la realtà di Zack si fonde per un attimo con quella di Cloud, permettendo ai due di combattere Sephiroth assieme. Alla fine Zack torna nel suo mondo, chiedendosi speranzoso se potranno riunirsi ancora, dato che nella sua realtà Cloud è un malato terminale a causa dell’avvelenamento da Mako mentre Aerith si trova in coma a seguito del disastro di Midgar. Se le differenti realtà potessero convergere ancora, potrebbero riunirsi nuovamente ai suoi amici.

L’altro significativa rivelazione del finale riguarda Glenn Lodbrok, il quale si rivela una marionetta di Sephiroth.

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