giovedì, Settembre 19, 2024

I progressi dei progetti del Pnrr: spesi 1,2 miliardi su 12,8 fondi

IL GOVERNO ITALIANO FA IL PUNTO SUL PROGRESSO DEI PROGETTI DEL PNNR
Con la “Quarta relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di Ripresa e resilienza”, il governo italiano ha fatto il punto sullo stato di avanzamento delle misure previste nel PNNR. Secondo il documento approvato dalla Cabina di regia dell’esecutivo, al 31 dicembre 2023 erano stati spesi 45,6 miliardi di euro per la realizzazione delle misure, ante revisione.

LA SPESA DEI MINISTERI
I ministri che hanno speso di più sono quello dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, con 14,021 miliardi (su un totale di risorse di 34,6 miliardi) e il ministero delle Imprese e del Made in Italy, con una spesa di 13,762 miliardi (su un totale di risorse di 19,6 miliardi). Seguono il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, con una spesa totale di 6,055 miliardi (su 39,7 miliardi di risorse assegnate), il ministero dell’Università e della ricerca con una spesa di 1,386 miliardi (sui 11,7 miliardi assegnati) e il Dipartimento della Transizione digitale con una spesa di 1,244 miliardi di euro (sui 12,8 miliardi di risorse assegnate).

PROGRESSO NEGLI OBIETTIVI CLIMATICI E DI DIGITALIZZAZIONE
Il report sull’attuazione diffuso dalla Commissione europea ha evidenziato che l’Italia ha raggiunto il 39% degli obiettivi climatici e il 25,6% di quelli di digitalizzazione. Il nostro paese ha richiesto il 58% delle somme assegnate, pari al 37% dei target.

LO STATO DI ATTUAZIONE DEL MINISTERO DELL’INTERNO
Il ministero dell’Interno avrebbe registrato una spesa totale di 2,963 miliardi di euro ma, si legge nella relazione, “a seguito della revisione del Piano, la dotazione finanziaria” in capo al Viminale “si è ridotta da 12,4 miliardi di euro a 3,5 miliardi di euro. Il relativo dato di spesa al 31 dicembre 2023 passa di conseguenza da 2,9 miliardi di euro a 354 milioni”.

SPESA MINORE DI ALTRE AMMINISTRAZIONI
Tra le amministrazioni che, al 31 dicembre 2023, hanno speso meno per il PNNR si registra il Dipartimento per le Pari opportunità e la famiglia, con 200mila euro (su un totale di risorse pari a 10 milioni di euro); Consiglio di Stato e Tar con una spesa di 15 milioni (su 42 milioni di risorse); il Dipartimento per le Politiche di Coesione (che a seguito della revisione del Piano passa da una spesa di 26 milioni a una di 19 milioni di euro, su un totale di risorse pari a 1,3 miliardi); il Dipartimento dello Sport con 27 milioni di euro spesi sul totale di 700 milioni.

INCENTIVI E MISURE PER LE IMPRESE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
La Commissione europea ha evidenziato, tra i progetti di punta del PNNR, quelli per la Transizione 4.0: con 13,8 miliardi di euro di crediti d’imposta per investimenti innovativi, si legge nella scheda pubblicata da Bruxelles, il Piano italiano sostiene la produttività e la competitività delle imprese finanziando gli investimenti materiali innovativi, come i macchinari abilitati dal Software, e gli investimenti immateriali, come la modellazione 3D, la connettività in fabbrica, l’Intelligenza Artificiale e il machine learning. Altro progetto del PNNR evidenziato dalla Commissione come favorevole al mondo delle imprese è quello per la semplificazione delle norme sugli appalti pubblici con il nuovo Codice degli appalti, che dovrebbero ridurre sia i tempi di aggiudicazione che quelli di esecuzione inseriti nel Piano.

PERSPECTIVE EUROPEA SULLA PA DIGITALE
Sul fronte della PA digitale, l’Europa ritiene che il Piano italiano farà aumentare la diffusione dei servizi di e-government. In particolare, le pubbliche amministrazioni stanno adottando la soluzione di pagamento digitale “PagoPA” ed erogando servizi attraverso la piattaforma “IO” (aumento delle pubbliche amministrazioni rispettivamente del 71% e del 251% a fine 2023 rispetto al 2021). A queste iniziative si aggiungeranno le misure volte a semplificare e digitalizzare le procedure amministrative, migliorando l’efficacia della pubblica amministrazione per cittadini e imprese; e ad assumere e formare i dipendenti pubblici, contribuendo a creare personale più qualificato e ad aumentare l’attrattiva del settore pubblico.

In conclusione, la Quarta relazione sullo stato di attuazione del PNNR evidenzia le attività svolte fino a dicembre 2023 e il progresso complessivo del Piano nazionale di Ripresa e resilienza. L’attenzione sarà ora focalizzata sull’utilizzo efficiente delle risorse rimanenti e sull’implementazione delle misure volte a garantire una ripresa economica sostenibile e duratura per l’Italia.

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